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Mattarella a Nairobi: sui cambiamenti climatici non ci sarà un “secondo tempo”

All’università keniota il richiamo del presidente della Repubblica al tempo che scorre e richiede soluzioni immediate: “Dare la precedenza allo sviluppo economico rispetto alle problematiche ambientali è un’illusione”. (VIDEO)

di Andrea De Tommasi

“Gli effetti del cambiamento climatico si sono addirittura accelerati. Li avvertiamo in maniera più che significativa. La risposta è nell’espressione sostenibilità. Ambientale, sociale, economica. In altri termini saper considerare come unitari i destini delle popolazioni del pianeta”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando agli studenti dell’Università di Nairobi, in Kenia.

L’emergenza climatica è stata al centro del discorso del capo dello Stato: “Il continente africano è senza dubbio uno fra i più colpiti, pur avendo contribuito molto meno di altri all’attuale degrado della situazione”. Il Kenia è vittima di una grave siccità e il presidente è tornato a parlarne anche nel corso della conferenza stampa: “La siccità che si è registrata in questa regione, in questi ultimi anni, è un elemento allarmante, è un sintomo delle gravi conseguenze del mutamento climatico”. Un sintomo che per Mattarella si manifesta anche in Europa e sta dispiegando i suoi effetti in Italia: “Nel nostro Paese avvertiamo un’esigenza di pioggia. Vi è anche un abbassamento delle nevi sulle montagne, che è indice delle conseguenze del cambiamento climatico”.

Il presidente ha rivolto direttamente un appello ai giovani, chiamandoli perché partecipino in prima persona al contrasto alla crisi climatica: “È la vostra generazione a essere interpellata, anzitutto. Perché ne va del vostro futuro. Il vostro ruolo è e sarà sempre più esigente ed essenziale”. Per Mattarella le conseguenze dei cambiamenti climatici richiedono soluzioni immediate: “Non si può fuggire dalla realtà. Non ci si può cullare nell’illusione di perseguire prima obiettivi di sviluppo economico per poi affrontare in un secondo momento le problematiche ambientali. Non avremo un ‘secondo tempo’”.

Un senso di urgenza che richiede di aumentare gli sforzi per la tutela del pianeta: “È il momento dell’unità, della coesione, non di divisioni fra Nord e Sud, fra Est e Ovest del mondo”. Un dialogo multilaterale che passa innanzitutto dal rispetto degli impegni liberamente assunti in sede internazionale, “in primo luogo grazie all’opera delle Nazioni unite nel quadro dell’Agenda 2030 e, soprattutto, del Programma per l’Ambiente”.

Mattarella ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra Europa e Africa: “La transizione energetica, con la sua enfasi sulle energie rinnovabili e sull’economia circolare, apre nuovi e promettenti orizzonti di collaborazione per i nostri continenti. Dai grandi progetti per l’utilizzo dell’energia solare ed eolica, all’agricoltura 4.0, fino alla produzione di idrogeno verde, le potenzialità per il partenariato fra Africa e Europa sono numerose e tutte altamente promettenti”.

Il capo dello Stato ha concluso la sua prolusione con le parole di Wangari Maathai, la prima donna africana a ricevere il Nobel per la Pace: “Non può esserci pace senza sviluppo; e non vi può essere sviluppo senza una gestione sostenibile dell’ambiente in uno spazio pacifico e democratico”.

Il discorso integrale del presidente della Repubblica

fonte dell'immagine di copertina: quirinale.it

venerdì 17 marzo 2023