Amato al meeting di Rimini: i giovani siano i garanti dei valori della Costituzione
Il presidente della Consulta è intervenuto alla convention romagnola. “Il mondo del volontariato è il polmone della democrazia e ha una responsabilità da assumere in nome del futuro”.
Un compito difficile per l’umanità, quello di “assicurare la sopravvivenza del pianeta e di chi ci vive in un mondo sempre più caldo e meno abitabile”. E una politica che oggi non è all’altezza del suo compito: “Ho stima per chi si occupa di politica e la fa. Ma non posso non constatare che, per le ragioni che hanno portato alla fine dei grandi aggregatori sostituendoli con altri fondati su ideologie ed estremismi che dividono piuttosto che unire, per come è ora la politica non è attrezzata per il compito immane che abbiamo davanti”. Sono alcuni passaggi del presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato, intervenuto il 22 agosto al convegno “Democrazia e Verità” al Meeting di Rimini.
“Dobbiamo essere consapevoli che siamo creature, quindi chiamati a difendere il creato per chi viene dopo di noi”, ha detto Amato, ricordando che “i climatologi ci stanno dicendo che questa estate è la più ‘fresca’ tra quelle che avremo nei prossimi 30 anni”. Per questo, secondo il presidente della Consulta serviranno “nuove tecnologie, ma anche cambiamenti profondi nelle energie che usiamo e nelle nostre stesse vite”.
Dopo un riferimento all’importanza della ricerca della verità (“Dobbiamo avere il coraggio di affermare verità ferme che distinguono il giusto dall’ingiusto”), Amato ha sottolineato che occorre affidarsi alla scienza, ma “questa deve farsi riconoscere la credibilità necessaria”. Nel nostro futuro, ha aggiunto Amato, il tema principale sarà “la tenuta delle democrazie in questi tempi difficili”. E se la politica di oggi ha mostrato una “fragilità strutturale, più capace a seguire che a guidare”, è qui che entra in gioco il compito del volontariato, che “è il polmone della democrazia e ha una responsabilità da assumere in nome del futuro. Questa è la risorsa che dobbiamo mettere in campo, questi sono l’esempio e la motrice del coinvolgimento collettivo di cui avremo bisogno”, ha affermato Amato. Infine, il presidente della Consulta si è soffermato sul ruolo dei giovani, a cui ha rivolto un invito sulla scia dell’inserimento in Costituzione del principio della tutela delle future generazioni: “Siate i garanti della Costituzione per gli anni che abbiamo davanti”.
di Andrea De Tommasi