La corsa al litio genererà nuove tensioni geopolitiche?
La transizione energetica si basa anche sull’uso massiccio di batterie per la raccolta e lo stoccaggio di elettricità green. Un workshop della European chemical society ha provato a capire le conseguenze di questa nuova realtà.
di William Valentini
In un contesto di forte crescita della domanda di elettricità per consumi finali (per esempio nel settore dei trasporti), senza le batterie al litio, in futuro, sarà impossibile raccogliere e distribuire l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Per questa ragione il metallo più leggero giocherà un ruolo decisivo nella transizione energetica nei prossimi anni.
Questo il focus del workshop online “The Lithium element – Enabler of the energy transition” organizzato dalla European chemical society (EuChemS) e, in particolare, dal Task group EuChemS periodic table, che nel 2019 pubblicò la tavola periodica dell'abbondanza relativa di elementi chimici, nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle limitate risorse minerarie disponibili sulla Terra.
Il Task Group, presieduto da Nicola Armaroli e composto da David Cole-Hamilton, Christophe Copéret, Nineta Hrastelj, Rinaldo Poli, Floris Rutjes e Alessandra Quadrelli come ospite, è partito dai temi relativi al The 2030 European climate and energy framework, che impone un impegno da parte dei 27 Paesi dell’Unione europea a favore di politiche green. Obiettivi dell’accordo: ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell'80-95% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050, contenere l’impatto dell’aumento dei costi dell’energia, diminuire la dipendenza europea da aree geografiche politicamente instabili e migliorare le infrastrutture per la produzione di energia. Un processo che prevede un forte aumento della produzione di elettricità mediante fonti rinnovabili, principalmente pale eoliche e impianti fotovoltaici.
Tuttavia, come hanno spiegato i relatori nelle due sessioni dell’incontro, l’intrinseca variabilità giornaliera e stagionale del vento e della luce solare richiederà un ampio dispiegamento di capacità di stoccaggio, la maggior parte della quale dovrebbe essere elettrochimica. In questo contesto le batterie agli ioni di litio giocheranno un ruolo fondamentale sia nel settore della distribuzione dell’elettricità, sia nel settore della mobilità.
Uno scenario, dunque, che nonostante possa essere auspicabile da un punto di vista ambientale, apre diverse questioni, come hanno sottolineato gli speaker che sono intervenuti al webinar. Sulla Terra, infatti, le scorte di litio sono limitate e, ad oggi, non sappiamo se basteranno a soddisfare la domanda del futuro. Inoltre, la crescente domande globale del metallo potrebbe innescare una corsa agli approvvigionamenti in grado di inasprire il contesto geopolitico internazionale, portando nel peggiore dei casi a veri e propri conflitti per il controllo della risorsa. Infine, l’uso delle batterie al litio rischia anche di avere un impatto a livello globale, visto che non abbiamo certezze circa l’efficacia del riciclaggio delle batterie.
di William Valentini