Magri (Ispi): sul multilateralismo quadro complesso, ma occorre visione lunga
Il futuro dell'ordine mondiale al centro della quinta puntata della rubrica ASviS-Ansa.
“Il quadro che abbiamo davanti sul multilateralismo è molto complesso, ma dobbiamo avere una veduta più lunga: il multilateralismo non va in crisi per la guerra in Ucraina o per Gaza, il primo colpo all’ordine multilaterale globale lo diede Trump con l’uscita dagli accordi di Parigi e le mancate intese ai vertici internazionali”. Lo ha dichiarato Paolo Magri, vicepresidente esecutivo dell’Ispi, intervenendo alla quinta puntata di “Voci sul futuro”, il ciclo di appuntamenti ASviS-Ansa per scegliere il futuro che vogliamo, con esperti italiani e internazionali.
“Con il Covid", ha aggiunto Magri, "sul mondo è arrivata la scure tremenda dell’egoismo in tema di mascherine e vaccini, poi la guerra 'fredda' con la Cina, quella 'calda' con la Russia e le altre crisi. Sono rinati i sottogruppi, quelli che la pensano allo stesso modo e che sono l’opposto del globalismo. Il Sud globale non è un fenomeno nuovo, chiedeva nuove istituzioni già negli anni ’60. La grande differenza di oggi è che in questo blocco ci sono potenze economiche e politiche come Brasile e Turchia”.
Alla puntata, condotta dalla giornalista dell'Ansa Maria Eloisa Gallinaro, sono intervenuti il direttore scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini e Alberta Pelino, presidente di Young ambassadors society.
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Le sei puntate saranno diffuse dagli studi dell’Ansa dal 9 al 21 maggio alle ore 14.00 su questa pagina, oltre che sui siti Ansa e FUTURAnetwork, sulle pagine Facebook di Ansa e ASviS e su LinkedIn Ansa.
Programma
- 21 maggio
Futuro delle Nazioni Unite, con Marina Ponti, global director UN SDG Action campaign, e Giacomo Di Capua, Youth delegates of Italy to the United Nations