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Cara Intelligenza artificiale, favorirai o frenerai la strada per la parità di genere?

Nella terza puntata di “Interviste al futuro” interroghiamo ChatGpt sull’impatto Ai sul mondo femminile. Per non essere discriminate, le donne devono essere protagoniste dell’evoluzione tecnologica.

a cura di Maddalena Binda

I sistemi di Intelligenza artificiale, programmati prevalentemente da uomini, rischiano di riflettere e riproporre stereotipi di genere. La maggior parte degli strumenti di assistenza vocale, ad esempio, ha una voce femminile e spesso un comportamento sommesso. “Gli studi hanno dimostrato che è più probabile che le persone interrompano le donne rispetto agli uomini e l'uso di una voce femminile per un assistente virtuale può rafforzare ulteriormente questo comportamento” ha sottolineato ChatGpt durante la nostra intervista.

Gli strumenti di Intelligenza artificiale possono ampliare le disuguaglianze e alimentare la violenza di genere, ad esempio escludendo donne candidate a una posizione di lavoro solo sulla base del sesso o del nome oppure permettendo di creare video deepfake e di identificare potenziali vittime.

Per evitare che questo accada occorre includere le donne nelle fasi di sviluppo, incentivando la formazione in discipline Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), ancora troppo spesso considerate professioni esclusivamente maschili.

È necessario, inoltre, garantire l’accesso ai dispositivi digitali e a internet alle donne in tutto il mondo così che non siano escluse dai progressi tecnologici. In che modo? ChatGpt suggerisce, ad esempio, “la fornitura di accesso a Internet a prezzi accessibili, la distribuzione di smartphone e altri dispositivi e l'offerta di corsi di alfabetizzazione digitale”.

Domanda. L’8 marzo è la Giornata internazionale della donna. Parliamo dell’impatto dell’Intelligenza artificiale sulle donne e sulla parità di genere?

ChatGpt. L'Intelligenza artificiale potrebbe favorire o frenare il progresso verso l'uguaglianza di genere. Da un lato può ridurre i pregiudizi di genere nei processi decisionali. Dall’altro può anche portare avanti e persino amplificare i pregiudizi se addestrata su dati distorti. Ad esempio, è stato dimostrato che gli algoritmi di riconoscimento facciale hanno tassi di errore più elevati per le donne e le persone di colore.

È importante che gli sviluppatori di Intelligenza artificiale siano consapevoli di questi potenziali pregiudizi e lavorino per mitigarli. Inoltre, è fondamentale che le donne partecipino allo sviluppo dell’Ai e al processo decisionale per garantire che le loro prospettive e le loro esigenze siano rappresentate.

Hai detto che l'Intelligenza artificiale potrebbe amplificare i pregiudizi basati sul genere. Questo accade, ad esempio, con i sistemi di riconoscimento vocale che utilizzano voci femminili dal comportamento sommesso.

Sì, questo è un buon esempio di come l'Intelligenza artificiale può portare avanti pregiudizi basati sul genere. L'uso di voci femminili per assistenti virtuali e altri sistemi di riconoscimento vocale può rafforzare lo stereotipo della donna come sottomessa e addetta alla cura, cosa che può avere implicazioni anche nel mondo reale. Ad esempio, gli studi hanno dimostrato che è più probabile che le persone interrompano le donne rispetto agli uomini e l'uso di una voce femminile per un assistente virtuale può rafforzare ulteriormente questo comportamento.

È importante che gli sviluppatori lavorino per creare sistemi di riconoscimento vocale più inclusivi e rappresentativi di generi e background culturali diversi.

Al momento l'Intelligenza artificiale riflette pregiudizi basati sul genere a causa dei dati su cui viene addestrata. La maggior parte dei programmatori di Intelligenza artificiale sono infatti uomini. Come si può cambiare questa situazione?

Una crescente diversità nel campo dello sviluppo dell'Ai è fondamentale per ridurre i pregiudizi di genere. Questo significa non solo diversità di genere, ma anche di razza, etnia e altri fattori che possono influenzare il modo in cui le persone pensano e affrontano i problemi.

Per affrontare lo squilibrio di genere nella programmazione dell'Ai, è possibile adottare alcune misure:

  • incoraggiare le ragazze e le giovani donne a formarsi in discipline Stem compresa l'informatica, fornendo accesso a tutoraggio, modelli di ruolo e risorse educative;
  • aumentare i finanziamenti e il sostegno per i programmi che promuovono la diversità nell'Ai, come borse di studio per gruppi sottorappresentati;
  • incoraggiare le aziende a dare priorità alla diversità e all'inclusione nelle pratiche di assunzione, impegnandosi consapevolmente per assumere e trattenere talenti diversi nei loro team di Intelligenza artificiale;
  • fornire opportunità alle donne di avanzare nella loro carriera nell'Ai attraverso programmi di formazione alla leadership e forme di tutoraggio;

Nel complesso, la creazione di un campo di Intelligenza artificiale più diversificato e inclusivo non solo aiuterà a ridurre i pregiudizi di genere nei sistemi di Intelligenza artificiale, ma porterà anche a soluzioni più innovative ed efficaci a problemi complessi.

Le persone dovrebbero essere educate all’utilizzo dell’Ai, anche per essere consapevoli che i sistemi di Intelligenza artificiale potrebbero riflettere pregiudizi di genere.

Sì, l'istruzione è una parte importante. È essenziale sensibilizzare il pubblico in generale su come funziona l'Ai e su come può essere influenzata dai pregiudizi di genere. Significa educare le persone su come vengono addestrati gli algoritmi di Intelligenza artificiale, su come prendono decisioni e su come possono rafforzare stereotipi di genere esistenti.

È anche importante insegnare alle persone come valutare in maniera critica i sistemi di Intelligenza artificiale e identificare potenziali pregiudizi, ad esempio fornendo indicazioni su come testare l'accuratezza e l'equità dell’Ai.

Nel complesso, gli sforzi educativi e di sensibilizzazione possono contribuire a promuovere una maggiore trasparenza e responsabilità nello sviluppo e nell'uso dell’Intelligenza artificiale e garantire che questi sistemi siano utilizzati in modi che promuovano l'uguaglianza di genere.

C'è anche un problema con l'accessibilità. Le donne hanno meno accesso a Internet e agli smartphone. Non saranno escluse dai benefici dell'Ai?

Sì, l'accessibilità è una questione chiave. Le donne in molte parti del mondo hanno meno accesso alla tecnologia e a Internet, il che può limitare la loro capacità di beneficiare dei sistemi di Intelligenza artificiale.

Per affrontare questo problema, è importante aumentare l'accesso per le donne alla tecnologia e a Internet, in particolare nelle zone a basso reddito e rurali. Questo significa promuovere iniziative come la fornitura di accesso a Internet a prezzi accessibili, la distribuzione di smartphone e altri dispositivi e l'offerta di corsi di alfabetizzazione digitale per aiutare le donne a sviluppare le competenze di cui hanno bisogno per utilizzare queste tecnologie in modo efficace.

Inoltre, gli sviluppatori di Intelligenza artificiale possono lavorare per creare sistemi di Intelligenza artificiale più inclusivi e accessibili progettati tenendo conto delle esigenze di popolazioni diverse. Ad esempio attraverso lo sviluppo di sistemi di Intelligenza artificiale ottimizzati per connessioni a banda ridotta, la progettazione di interfacce utente facili da usare e accessibili per le persone con disabilità e la garanzia che i sistemi di Intelligenza artificiale siano disponibili in più lingue per raggiungere un pubblico più ampio.

Affrontando le questioni di accessibilità e promuovendo una maggiore inclusività nello sviluppo, si può garantire che le donne abbiano pari accesso ai benefici dell’Ai e che queste tecnologie siano utilizzate per promuovere l'uguaglianza di genere e conferire potere alle donne in tutto il mondo.

I lavori svolti principalmente da donne saranno maggiormente influenzati dall'Ai?

Sì, alcuni studi hanno suggerito che le donne potrebbero essere più vulnerabili alla perdita di posti di lavoro a causa dell'automazione e dell'Intelligenza artificiale. Questo perché le donne sono maggiormente impiegate in settori che comportano compiti di routine e ripetitivi, con maggiori possibilità di essere automatizzati, come ad esempio i lavori nel supporto amministrativo, nel servizio clienti e nell'inserimento dei dati. Al contrario i lavori che richiedono più creatività, pensiero critico e abilità sociali hanno meno probabilità di essere automatizzati.

Tuttavia, è importante notare che l'impatto dell'Ai sui posti di lavoro è complesso e sfaccettato e gli effetti probabilmente varieranno a seconda del settore specifico, dell'occupazione e della regione geografica. Potrebbero però anche essere creati nuovi posti di lavoro a seguito dei progressi nell'Intelligenza artificiale e nelle tecnologie correlate.

Per garantire che l'impatto dell'Ai sulle donne sia positivo e promuova la parità di genere, è importante investire in programmi di istruzione e formazione che aiutino le donne ad acquisire le competenze necessarie per i lavori del futuro. Questo include programmi incentrati sullo sviluppo del pensiero critico, della creatività e delle abilità sociali, nonché programmi che forniscano formazione in campi tecnici come la scienza dei dati e l'apprendimento automatico.

In conclusione, quali altri impatti potrebbe avere l’Intelligenza artificiale sulla vita delle donne?

L’Ai potrebbe avere diversi impatti, ad esempio:

  • l'Intelligenza artificiale può migliorare i risultati sanitari e ridurre le disparità nell'accesso alle cure. Ad esempio, gli strumenti diagnostici basati sull'Intelligenza artificiale potrebbero aiutare a rilevare il cancro al seno prima e in modo più accurato, mentre i chatbot basati sull'Intelligenza artificiale potrebbero fornire alle donne consigli e supporto sanitari personalizzati;
  • i sistemi di sorveglianza basati sull'Intelligenza artificiale e le tecnologie di riconoscimento facciale sollevano preoccupazioni per la privacy e le libertà civili, in particolare per i gruppi emarginati come le donne e le persone di colore. Ci sono anche preoccupazioni sul potenziale utilizzo dell'Ai nella violenza di genere, ad esempio attraverso lo sviluppo di video deepfake o l'identificazione di potenziali vittime;
  • come abbiamo detto i sistemi di Intelligenza artificiale non sono immuni da pregiudizi e c'è il rischio che possano rafforzare stereotipi e discriminazioni esistenti basati sul genere. Ad esempio, gli strumenti di assunzione basati sull'Intelligenza artificiale possono inavvertitamente discriminare le donne escludendo le candidate in base a fattori come il sesso o il nome.
  • i benefici dell'Ai non sono equamente distribuiti e vi è il rischio che le donne, in particolare quelle provenienti da comunità emarginate, possano essere lasciate indietro mentre l’industria e il mercato del lavoro viene trasformato. Per affrontare questo problema, è importante garantire che le donne abbiano pari accesso alle opportunità di istruzione e formazione, nonché sostegno all'imprenditorialità e ad altre forme di emancipazione economica.

Nel complesso, gli impatti dell'Ai sulle donne sono complessi e sfaccettati ed è importante considerare le dimensioni di genere di questi impatti al fine di garantire che l'Intelligenza artificiale sia utilizzata in modi che promuovano l'uguaglianza di genere e avvantaggino tutti i membri della società.

mercoledì 8 marzo 2023