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Von der Leyen: quattro “imperativi chiave” per costruire un’Europa libera da coercizioni e aggressioni

L’intervento della presidente della Commissione al premio Carlo Magno: costruzione della sicurezza europea, piano generale di promozione dell’innovazione, allargamento dell’Unione e rafforzamento della democrazia. [Video e testi integrali] 

venerdì 30 maggio 2025
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Difendere la democrazia europea senza ignorare i malumori di questo periodo, prendendo questo momento di crisi come un’occasione per farci “promotori del cambiamento” e costruire un’Unione diversa. Questo uno dei temi al centro del discorso che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha tenuto in occasione del conferimento del prestigioso Premio Carlo Magno, consegnato alle personalità che nel corso degli anni si sono distinte per aver preservato, diffuso e difeso i principi europei.

La consegna del premio alla presidente, avvenuta nella città tedesca di Aquisgrana il 29 maggio alla presenza del re Filippo VI di Spagna e del cancelliere tedesco Friedrich Merz, in onore di “una leader eccezionale che sta guidando l'Ue attraverso un periodo di profonda trasformazione con visione, coraggio, forza e lungimiranza”, come ha spiegato il comitato organizzatore, è stata un’occasione per fare il punto sullo stato di salute dell’Unione europea.

La presidente ha esordito affermando che “l’Europa è la mia vita” e illustrando il prossimo grande progetto del continente: costruire un'Europa indipendente. “Dobbiamo affrontare la realtà del momento. Non possiamo restare inerti mentre la crisi si scatena. Non possiamo permetterci di essere destabilizzati dai cambiamenti epocali che stiamo affrontando”, ha detto. “O di cadere ancora una volta nell'errore di credere che la tempesta passerà. Che le cose torneranno come prima, se solo la guerra finisse, o si raggiungesse un accordo tariffario, o le prossime elezioni avessero un esito diverso. No, non succederà”.

L’Europa deve quindi prendere in mano la situazione e costruire il proprio futuro: “Un futuro libero da coercizioni e aggressioni. Un futuro che garantisca alle prossime generazioni la possibilità di vivere il sogno europeo per cui i nostri padri fondatori hanno lottato così duramente. Un'Unione aperta al mondo”.

Per creare questa Europa indipendente, ci sono secondo von der Leyen quattro “imperativi chiave” da seguire. Primo: una “Pax europea per il 21esimo secolo”, per troppo tempo affidata al supporto della Nato. Per questo motivo, in risposta all’aggressione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, l’Europa ha stanziato quegli 800 miliardi di euro per la difesa del continente e della pace. 

Competitività e innovazione sono altri due temi al centro del progetto europeo: l’Ue dispone infatti di un potente mercato unico che potrebbe guidare l’economia del futuro: “Abbiamo un piano generale per realizzarlo. Un piano generale che pone gli investimenti in innovazione, intelligenza artificiale e nuove tecnologie al centro del nostro modello di business. Un piano generale che si prende cura dell'ambiente, delle risorse naturali e della salute delle generazioni future”, ha dichiarato la presidente. “Un piano generale che riaccende le nostre tradizioni industriali europee. E che rende più facile attrarre investimenti, avviare una piccola impresa e farla crescere proprio qui in Europa. Più semplice, più veloce e più agile. Vogliamo che il mondo delle imprese scelga l'Europa”. Sebbene il consolidamento delle relazioni commerciali con gli Stati Uniti rimanga una priorità, la presidente ha ricordato inoltre che l'87% degli scambi commerciali dell'Ue avviene con altri Paesi, dal Sud America alla Corea del Sud, dal Canada alla Nuova Zelanda.

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E poi c’è lo snodo della riunificazione europea, includendo quei Paesi che hanno scelto liberamente di aderirvi, come Ucraina, Moldavia e Balcani occidentali. Von der Leyen ha ricordato che per Europa non si intende solo l’Unione, ma tutti quei partner (compresi anche Regno Unito e Norvegia) che condividono con gli Stati membri i valori che ispirano l’Ue.   

La costruzione di una democrazia forte è l’ultimo imperativo descritto dalla presidente della Commissione. Obiettivo che deve partire prima di tutto da un atto di consapevolezza. “Non credo che sia giusto lamentarsi di chi vota per gli estremismi. No, sta a noi sostenere argomentazioni più incisive. Sta a noi comprendere le ragioni del loro malcontento. Molti sono preoccupati per il modo in cui viene gestita l'immigrazione irregolare. Per il costo della vita o degli alloggi. Per l'eccessiva burocrazia nella vita quotidiana”, ha sottolineato. “Non difendiamo la nostra democrazia difendendo lo status quo. Dobbiamo essere noi i motori del cambiamento. È solo dimostrando che la democrazia funziona per le persone e che produce risultati che possiamo creare un’Unione più forte”.

Leggi il discorso completo di Ursula von der Leyen in lingua inglese.