Giovannini: la visione del futuro nel Manifesto ASviS per le elezioni europee
Politica industriale come motore della transizione ecologica, riforme istituzionali, ampliamento della capacità d’investimento nell'Ue sono alcuni dei sette punti proposti dall’Alleanza. Video e testo del documento.
In vista delle elezioni del Parlamento europeo dell’8 e 9 giugno l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha elaborato sette proposte per un’Europa sostenibile, contenute nel “Manifesto per la nuova legislatura europea” e sintetizzate in un video da Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS. Il Manifesto è uno dei materiali realizzati dall’Alleanza in occasione delle elezioni del Parlamento europeo, raccolte in una pagina dedicata.
Dopo aver messo l’Agenda 2030 al centro delle politiche durante la legislatura appena conclusa (2019-2024), l’Unione europea dovrà accelerare l’attuazione dell’Agenda 2030, adottando entro la fine dell’anno un Piano per l’accelerazione trasformativa verso gli SDGs e assumendo impegni concreti anche in vista del Summit sul futuro delle Nazioni unite in programma a settembre.
Sarà, inoltre, necessario sviluppare una politica industriale forte che renda “il nostro continente non solo competitivo, ma competitivo nella direzione dello sviluppo sostenibile”, spiega Giovannini. Per questo sono necessari investimenti e risorse comuni a supporto delle Piccole e medie imprese e della ricerca, senza trascurare le politiche sociali necessarie a garantire una transizione ecologica giusta e a ridurre le disuguaglianze.
Per rafforzare la democrazia e la governance europea è necessario attuare riforme istituzionali in ottica di una maggiore integrazione. Tra gli aspetti a cui fare attenzione, Giovannini cita l’importanza di superare il diritto di veto su alcune materie, di garantire maggiori poteri e iniziativa legislativa per il Parlamento, e di avere processi decisionali più rapidi. Serviranno, inoltre, nuovi strumenti di investimento sia pubblici sia privati per finanziare la transizione ecologica giusta. Fondamentale anche il ruolo che l’Unione europea avrà a livello internazionale: l’Ue dovrebbe rafforzare le politiche per la cooperazione, anche emettendo debito comune, per garantire uno sviluppo sostenibile in altri Paesi, ad esempio quelli del continente africano.
Per una presentazione più ampia leggi la notizia sul sito ASviS
Copertina: 123rf