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Zone a basse emissioni (Lez) e la transizione green delle nostre città. La guida

La guida “Low-Emission Zones: the Essential Guide Practical solutions for city leaders” di Clean Cities include un approfondimento sulle Lez, soluzioni pratiche per i leader delle città ed esempi di migliori pratiche provenienti da città di tutta Europa.

di Flavio Fabbri

giovedì 1 agosto 2024
Tempo di lettura: min

Pubblicata a cura di Clean Cities, la guida alle Lez (Low emission zones), frutto di conoscenze sulle zone a basse emissioni, utilizzando la ricerca e le pubblicazioni scientifiche più aggiornate.

Le zone a basse emissioni sono aree in cui sono regolamentati tutti i veicoli più inquinanti. Sono diventate una misura diffusa nelle città europee, con più di 320 Lez attive registrate entro il 2022 e oltre 500 previste entro il 2025.

La guida “Low-Emission Zones: the Essential Guide Practical solutions for city leaders include un approfondimento sulle Lez, soluzioni pratiche per gli amministratori delle città ed esempi di migliori pratiche provenienti da città di tutta Europa.

Perché sono importanti le aree a basse emissioni per la transizione green delle città

Nel documento si spiega il motivo per cui le città hanno bisogno di queste aree urbane speciali, con tutti i vantaggi delle Lez e su come garantire una transizione giusta ed equa ai cittadini e alle imprese.

Tali aree a basse emissioni sono particolarmente efficaci nel ridurre le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) di circa il 20% in un’ampia gamma di condizioni.

In alcuni casi, come nel centro di Londra, le riduzioni possono arrivare fino al 46%.

Ovviamente non esiste un approccio unico per tutti nei confronti delle Lez, ma per essere davvero efficaci nell’ottica di una complessiva riduzione dell’inquinamento atmosferico, delle emissioni di gas a effetto serra e dei livelli di congestione urbana le zone a basse emissioni devono anche prevedere un cronoprogramma ambizioso che preveda la transizione completa a una mobilità a zero emissioni entro la fine del decennio: da “zona a basse emissioni” a “zona a zero emissioni”.

I punti chiave per una buona Lez

In generale, la formula per una buona zona a basse emissioni richiede di:

  • definire obiettivi, estensione, ambito di applicazione e un cronoprogramma, che devono essere chiari e certi;
  • comunicare con largo anticipo e prevedere un processo aperto ed esteso di consultazione di cittadini, società civile e imprese;
  • assicurare un’effettiva ed equa applicazione delle norme e delle misure previste;
  • pianificare l’espansione delle alternative all’auto privata, quali spostamenti a piedi o in bici, il trasporto pubblico e i servizi di sharing mobility;
  • prevedere un robusto ed equo sostegno finanziario per le categorie meno abbienti e per i più vulnerabili;
  • abilitare un monitoraggio accurato, puntuale e trasparente delle misure intraprese e del loro impatto;
  • sviluppare un cronoprogramma per la transizione completa ad una zona a zero emissioni entro il 2030.