Google nella nuvola di Neom
In Arabia Saudita verranno create smart cities con caratteristiche di sostenibilità e digitalizzazione visionarie. Occorre un servizio di cloud computing importante, e Google dovrebbe farne parte. Ma si levano proteste sul rispetto dei diritti umani.
di Luca De Biase
Nell’ambito di Neom, un’impresa visionaria che intende creare, con un investimento da 500 miliardi di dollari, un nuovo ambiente abitabile e sostenibile in Arabia Saudita ad altissima tecnologia, si progetta anche The Line, una grande smart city per un milione di abitanti con caratteristiche di sostenibilità e digitalizzazione particolarmente visionarie. Energia pulita, zero automobili, tutto a portata di pedone, “una vita semplificata da tecnologie della previsione” cioè intelligenza artificiale che prevede continuamente nuovi modi per rendere la vita facile agli abitanti. In questo contesto occorre un servizio di cloud computing importante. Google pare sia della partita.
Access Now, una non profit che si occupa di diritti umani, ha lanciato una protesta contro l’idea di aprire un servizio di cloud computing in uno stato che non rispetta i diritti umani e non avrebbe difficoltà a penetrare nel servizio dell’azienda americana localizzato nel suo territorio per spiare chiunque e per reprimere il dissenso. La localizzazione dei servizi cloud essenziali per lo svolgimento della vita digitale diventa sempre più strategica. L’internet che doveva ridurre le distanze tra i territori sta diventando a sua volta territoriale.
di Luca De Biase, giornalista