Il ruolo dei musei per tramandare ai posteri la cultura
Alessandro Barbano ha intervistato Evelina Christillin, autrice con Christian Greco de “Le memorie del futuro. Musei e ricerca”. Si è parlato di tradizione, globalizzazione e connessioni nella società contemporanea.
di Andrea De Tommasi
“Senza memoria non sapremmo nemmeno chi siamo. Non possiamo guardare al futuro se non abbiamo una certezza del passato. In questo libro proviamo a trasmettere il valore di un senso collettivo di appropriazione della memoria per comprendere il presente e proiettarsi verso un futuro sempre più variegato”. È quanto ha detto Evelina Christillin, intervenendo il 28 giugno alla War Room Books, la rubrica settimanale condotta dal giornalista Alessandro Barbano dedicata ai libri, nell’ambito del format ideato da Enrico Cisnetto.
Christillin e Christian Greco, rispettivamente presidente e direttore del Museo egizio di Torino, nel nuovo saggio “Le memorie del futuro. Musei e ricerca”, pubblicato a maggio da Einaudi, analizzano passato, presente e futuro delle istituzioni museali. Interrogata dal conduttore se sia giusto o meno abbattere le statue di simboli sgraditi, Christillin ha dichiarato: “Credo sia un segnale non meditato. Tutti possiamo avere una posizione dialettica su molti personaggi protagonisti della storia più o meno recente. Noi nel libro parliamo della necessità di una semantica diversa: si può connettere, si può evolvere, ma non è abbattendo che lo si fa”.
di Andrea De Tommasi