Rigenerazione, educazione e innovazione al centro del Congresso Cradle to cradle 2023
Giunto all’ottava edizione, l'evento ha approfondito le pratiche presenti e future per la transizione verso un'economia circolare. Tra i partecipanti, rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e del settore culturale.
di Stefano Piroli
Cradle to Cradle è l’unico concetto che vede le persone come un’opportunità e non come un peso da minimizzare.
Michael Braungart
Nell’ormai lontano 2012, la cittadina universitaria di Lüneburg, nel Nord-Est della Germania, un gruppo di persone mosse dal comune interesse per i temi della sostenibilità, in maggioranza giovani, si è riunito per fondare un’associazione che avesse come obiettivo la diffusione del principio Cradle to Cradle.
A novembre del 2013 il seminario “moltiplicatore”, sempre a Lüneburg, ha dato vita al primo gruppo cittadino di una lunghissima serie: oggi, infatti i gruppi cittadini e regionali in Germania sono una trentina, e da qualche anno sono attive anche le sedi a Zurigo in Svizzera e a Vienna in Austria.
Da qui ha origine la storia, ormai più che decennale, dell’associazione Cradle to Cradle e.V., che dal 2019 ha assunto dignità di Ong.
La Cradle to Cradle Ngo, fin dalla sua fondazione, è impegnata nel lavoro educativo, di networking e, per le attività di studio, nella diffusione e formazione secondo il modello Cradle to Cradle, lavorando con le imprese, il mondo scientifico e accademico e confrontandosi costantemente con la politica e la società civile.
A partire dal 2014, l'International Cradle to Cradle Congress è l’evento più atteso da tutta la comunità Cradle to Cradle. Il congresso, giunto quest’anno all’ottava edizione, è la prima e, a oggi, più grande piattaforma al mondo sul tema Cradle to Cradle con 6.300 partecipanti, 400 relatori e 725 volontari dal 2014.
Nel 2019 e nel 2022 il congresso internazionale non ha avuto luogo perché nel 2019 la Cradle to Cradle Ngo è stata impegnata nella realizzazione della nuova sede-laboratorio C2C Lab, a Berlino, inaugurata a novembre dopo alcuni mesi di lavori per la ristrutturazione di un vecchio prefabbricato, secondo le modalità costruttive e l'utilizzo di materiali ispirati al principio Cradle to Cradle. Motto: education, inspiration, innovation.
Nel 2022, a concentrare le energie dell’Ong, è stato invece il progetto “Labor Tempelhof”. Nel piazzale dell’ex aeroporto Tempelhof sono stati organizzati tre concerti delle due Rock Band più popolari in Germania: Die Ärzte e Die Toten Hosen – un quarto è stato annullato per il maltempo – ai quali hanno preso parte in totale circa 180mila spettatori, sperimentando per la prima volta, durante eventi culturali di massa, soluzioni positive per clima e risorse nei processi e nell’impiego di prodotti.
L’obiettivo era dimostrare come le soluzioni Cradle to Cradle possano condurre a un’economia circolare offrendo un valore aggiunto in termini economici, ecologici e sociali per l’intera società e come grandi manifestazioni con effetti positivi per le persone e l’ambiente possano diventare la norma. Il CradletoCradleC23 si è svolto nei giorni di venerdì 8 e sabato 9 settembre nella sede centrale dell’Università Tecnica di Berlino dopo tre anni in cui, anche causa delle restrizioni per la pandemia, non si era potuto esprimere nelle dimensioni abituali.
Fin dalla sua prima edizione, il congresso ha ottenuto il patrocinio di vari ministeri federali, e ministeri di Stato, non solo come atto formale, bensì con la partecipazione diretta dei ministri di volta in volta competenti. Quest’anno il patrocinio è stato concesso dal ministero federale per l'Economia e la protezione del clima e dalla presidente dell’Università Tecnica di Berlino, Prof. Dr. Geraldine Rauch e il congresso sostenuto dall’Unione europea attraverso il Fondo europeo per lo sviluppo regionale.
Mathias Oliva, capo del Dipartimento per l'edilizia circolare presso il ministero federale delle Costruzioni è intervenuto in rappresentanza della ministra delle Costruzioni Klara Geywitz, che non ha potuto partecipare; hanno inoltre portato il loro contributo la senatrice ai Trasporti della Città di Berlino, Manja Schreiner, la ministra di Stato Claudia Roth, commissaria del Governo Federale per la Cultura e i media, Michael Kellner, segretario di Stato parlamentare presso il ministero federale per gli Affari economici e l'azione per il clima della Germania e non ultimo Virginijus Sinkevičius, commissario Ue per Ambiente, oceani e pesca della Commissione Europea.
Tra gli oltre 800 partecipanti al congresso, si sono riuniti a Berlino per discutere di Cradle to Cradle rappresentanti della scienza e della ricerca, del mondo degli affari, delle Ong, delle associazioni della società civile, del mondo politico e delle istituzioni.
Per la prima volta dal 2018 i lavori hanno avuto inizio, la mattina di venerdì, con i colloqui scientifici dove è avvenuta la presentazione sullo stato attuale di progetti e idee innovative nei settori Cradle to Cradle e dell’economia circolare, da parte degli esperti intervenuti.
Dopo un interessante focus sulla gestione e la standardizzazione internazionale dei dati per il Cradle to Cradle, indispensabili per una sua diffusione capillare, si sono succedute numerose presentazioni sulle pratiche innovative per la transizione verso un'economia circolare e Cradle to Cradle nel settore delle costruzioni. Tra queste, la dott. Anna Frangipane dell’Università degli Studi di Udine, ha presentato il progetto: “Criticità del settore edilizio nella Regione Friuli-Venezia Giulia”, finanziato con i fondi del Pnrr, ponendo in evidenza il tema importante della decostruzione per il riutilizzo dei materiali provenienti da edifici soggetti a demolizione.
“Il ruolo di supporto degli esperti Cradle to Cradle nello sviluppo della capacità di innovazione circolare dei prodotti all'interno dell'azienda” e “L'innovazione come leva per implementare l'economia circolare nei settori manifatturiero e delle costruzioni”, hanno terminato la sessione dei progetti di ricerca.
Il Prof. Michael Braungart, ideatore del principio Cradle to Cradle, docente alla Leuphana Universität Lüneburg, ha infine reinterpretato secondo la visione del modello economico C2C quanto esposto nella mattinata, sottolineando in particolare come alla crescente scarsità delle risorse sia possibile ovviare attraverso il passaggio dal possesso di beni e materiali al loro utilizzo come servizio. Un esempio fra tutti, il rame proveniente dal Cile, necessario tra le altre cose, per la fabbricazione delle batterie per la mobilità elettrica, che Braungart sostiene poter essere ceduto come servizio per un periodo prestabilito, rimanendo tuttavia in possesso del Cile.
Nel pomeriggio, nella grande sala Audimax dell’Università ha preso avvio il programma del CradletoCradleC23, condotto da Nora Sophie Griefahn e Tim Janßen del Consiglio esecutivo della Cradle to Cradle Ngo, con la brillante e competente moderazione di Nina Eichinger, attrice e conduttrice televisiva, già presente nell’edizione del 2020.
La keynote del Prof. Braungart, ha quindi aperto il congresso vero e proprio. Special track di quest’anno: i temi di mobilità e logistica, affrontati dal prof. Braungart in modo scientificamente impeccabile, ma come sempre con ironia, non senza qualche piccolo spunto provocatorio.
La struttura del congresso è quella ormai consolidata di keynote e tavole rotonde in plenaria e forum paralleli che trattano ciascuno aspetti innovativi, nuove scoperte nei diversi settori affrontati o argomenti di nicchia che attirano l’interesse di una fascia più ristretta di partecipanti.
Con le lunghe pause per i “network café” tra una sessione e l’altra, traspare con evidenza da parte degli organizzatori, ferma restando l’alta qualità dei contenuti, la volontà di stimolare gli scambi e le relazioni sociali e professionali tra le persone. Non ci si può nascondere del resto che sovente la partecipazione a congressi, convegni e conferenze, è sì dettata dall’interesse e dalla volontà di crescita professionale, ma ancor di più sono la cura dei contatti e delle connessioni reciproche a favorire le relazioni commerciali. Nei congressi Cradle to Cradle questo viene da sempre favorito e previsto nel programma.
Interessanti spunti sulla mobilità, incominciando da quella pedonale che riguarda ciascuno di noi, sono arrivati dal prof. Braungart che, sul palco con in mano una calzatura completamente biodegradabile, ha invitato tutti i presenti a partecipare per protesta ad alcune giornate camminando a piedi scalzi con l’auspicio che da qui ai prossimi cinque anni ogni calzatura, la cui abrasione della suola lascia attualmente al suolo un centinaio di grammi di microplastiche ogni anno, venga fabbricata con materiali biodegradabili.
A proposito di mobilità su ruote, la sfida è quella di considerare i mezzi di trasporto non già come beni da possedere, ma come servizio a cui poter accedere secondo necessità. Scendendo nel particolare della mobilità elettrica, sono da considerare con interesse quelle che potrebbero rappresentare due vere svolte: sostituire direttamente le batterie di auto elettriche nelle stazioni di servizio, anziché disseminare ovunque colonnine per la ricarica e, da parte dell’azienda svizzera Kyburz, lo sviluppo della tecnica che consente di riciclare le batterie al litio, riutilizzando componenti e materiali al 90%.
I lavori sono poi proseguiti distribuendo nuovamente i partecipanti nei forum tematici; se si vuole proprio cercare un aspetto da migliorare nella programmazione del congresso, questo riguarda proprio le sessioni parallele, tutte di grande interesse e per le quali sussiste davvero l’imbarazzo della scelta, consapevoli che si stanno perdendo di sicuro temi interessanti, che oltretutto non sono coperti dalle riprese video, come avviene invece per le discussioni in plenaria.
Le tavole rotonde parallele nelle due giornate del C2C23 hanno affrontato gli argomenti – alcuni dei quali già presentati nei colloqui scientifici della mattinata – del comparto tessile, della salute, del ciclo dei nutrienti, di come misurare la circolarità, il remanufacturing, il finanziamento dei modelli economici circolari in edilizia, il riciclo delle batterie, le materie plastiche, la governance dei dati per l’economia circolare, i materiali costruttivi del futuro, lo sviluppo dei comuni Cradle to Cradle e l’agricoltura rigenerativa, tema cruciale, sia per la buona qualità dei nostri alimenti, sia perché il suolo è tra i più grandi depositi di CO2 con effetti positivi sul clima.
Michael Kellner, per il ministero dell’Economia, ha dichiarato senza mezzi termini che di strategie sono pieni i cassetti e che lavorando di concerto con il ministero per l’Ambiente è necessario provvedere all’eliminazione degli ostacoli che ancora rallentano la circolarità delle materie prime a partire dalla normativa sugli appalti pubblici.
“Finora i criteri di qualità e sostenibilità sono stati richiesti solo sporadicamente negli appalti. Questo deve cambiare”, ha aggiunto Jan Schmidt, presidente del consiglio di amministrazione Peiner Träger durante la tavola rotonda sull’”Edilizia in transizione”.
Il progetto Labor Tempelhof, ha spiegato Tim Janssen, introducendo il panel successivo, “vuole dimostrare che clima e risorse vanno di pari passo e intende mostrare dove già è possibile, ma anche indagare dove non è ancora possibile; per questo motivo era già stato sperimentato il Labor Plattenbau sul tema dell'edilizia. Qui ora con il tema dei grandi eventi abbiamo cercato di arrivare fin dove il mercato ci ha portato, e dove il mercato non ci ha portato siamo anche riusciti a convincere le persone a fare più di quanto sia già possibile oggi.”
“L’obiettivo è pubblicare una guida pratica per tutti coloro che operano nel settore degli eventi. Non c’è un copyright, anzi vogliamo che questo progetto venga replicato e migliorato”, afferma Isabel Gomez della C2C Ngo, che ha poi illustrato il progetto nel dettaglio.
Sullo stesso progetto è intervenuta anche a lungo e con grande passione la ministra per la Cultura Claudia Roth: “I cambiamenti climatici in atto, che vanno affrontati e risolti non su un altro pianeta, non in un’altra era, necessitano con impellenza che si adottino con urgenza le soluzioni offerte dall’applicazione delle misure del Cradle to Cradle”. Ma ha poi espresso anche un altro principio importante che va attentamente considerato: non è vero che per contrastare la crisi climatica non si debbano più fare concerti o organizzare tour. L'arte e la cultura non sono mai inutili, sono una grande opportunità, perché l'arte e la cultura sono anche il suono e la voce della nostra democrazia e quindi sono importanti per la sopravvivenza di tutti noi.
Virginijus Sinkevičius della Commissione europea ha aperto i lavori della seconda mattinata, dedicata alle strategie Cradle to Cradle per l’Europa, affermando che “la filosofia Cradle to Cradle, fondamentale per la transizione circolare è in linea con il piano d’azione della Commissione Europea, che si fonda sul design, sull’eliminazione di sostanze nocive, sul rispetto dei cicli di acqua, suolo e degli aspetti sociali nelle catene produttive”.
Alla tavola rotonda sullo stato attuale del Circular economy action plan e sul ruolo del modello Cradle to Cradle, hanno preso parte Anna Cavazzini, rappresentante del Parlamento europeo, Aurel Ciobanu-Dordea, direttore presso la direzione generale su economia circolare e ambiente della Commissione europea e Elwyn Grainger-Jones, direttore esecutivo del Cradle to Cradle products innovation institute.
Riuniti nuovamente i partecipanti nell’Audimax dopo due ulteriori sessioni di forum paralleli, inframmezzate dalla pausa per il pranzo e l’immancabile network Café, due tavole rotonde dal titolo “Cradle to Cradle in transizione”, hanno trattato rispettivamente le sfide ancora aperte e le soluzioni necessarie a raggiungere l’obiettivo della piena applicazione del principio Cradle to Cradle.
Il panel sui processi di digitalizzazione, che già oggi accelerano la trasformazione di interi settori verso l’economia circolare e senza i quali non sarebbe possibile chiudere i cicli dei materiali e dei prodotti. Prodotti che, come sostiene Michael Braungart non devono avere lunga durata, pena la perdita di innovazione, ma un tempo di utilizzo definito, prima di ritornare al produttore per essere riciclati.
Hanno chiuso i lavori del congresso la keynote di Anne Lamp che ha presentato la start-up Traceless materials e Martin Kyburz della Società Kyburz Switzerland Ag.
Traceless materials utilizza gli scarti vegetali provenienti dall’agricoltura, per produrre biopolimeri “traceless” compostabili in due-nove settimane in base allo spessore del prodotto. Recentemente la startup, che segna una nuova roadmap per l’industria chimica, ha ottenuto un finanziamento di 36,6 milioni di euro da investimenti privati, per la costruzione del primo impianto industriale per la produzione di biopolimeri trasformati in oggetti di uso quotidiano come stoviglie, gancetti per negozi di abbigliamento già in uso in alcune catene, imballaggi e molto altro prodotto oggi in materiale plastico, dicendo addio alle microplastiche.
Kyburz Switzerland Ag produce veicoli elettrici di alta qualità per aziende di consegna, aziende industriali, comuni e privati, ma non solo: all’interno dei suoi impianti ha sviluppato un processo che consente di riciclare le batterie al litio delle auto elettriche, recuperando fino al 91% dei materiali.
Il Congresso C2C23 si è definitivamente concluso, non prima però di aver invitato tutti i partecipanti al consueto party finale per un momento conviviale nello stupendo spazio del “Lichthof” all’interno dell’Università Tecnica, con dj, food and drinks, come recita il programma.
Fonte dell'immagine di copertina: C2CC