La comunicazione ambientale? L’anello mancante per la transizione ecologica
Un nuovo libro su codici e linguaggi per parlare di transizione ecologica. Tante le sfide e i nuovi orizzonti indagati: dal dialogo intergenerazionale alle modalità d’ingaggio dei consumatori, dal piano di comunicazione ai linguaggi narrativi contemporanei.
di Sergio Vazzoler
Come raccontare la transizione ecologica e trasmetterne l’urgenza a tutti gli attori sociali, motivando allo stesso tempo i profondi cambiamenti che questa impone tanto in ambito professionale quanto individuale? È la comunicazione ambientale l'anello mancante per fare il salto di qualità?
È da questa premessa che prende le mosse il nuovo volume L’anello mancante. La comunicazione ambientale alla prova della transizione ecologica (Pacini Editore), pubblicazione corale che riunisce la voce e l’esperienza di 15 autrici e autori, che ho avuto il piacere di curare insieme all’amico e collega Stefano Martello.
Perché un nuovo libro sulla comunicazione ambientale? Non ci sono forse temi più importanti oggi, di fronte al complicarsi degli scenari e a contraddittorietà sempre più evidenti tra le urgenze della transizione e gli avvenimenti internazionali?
Singolare, plurale
In una fase storica dove la tempesta perfetta vede la crisi climatica fare a botte con quella energetica e i comportamenti auspicati vengono messi in discussione dalle fatiche di arrivare a fine mese, tornare a scrivere di comunicazione ambientale può apparire anacronistico e un po’ naif.
Gli stessi dubbi aleggiavano due anni fa, quando con Stefano Martello decidemmo di uscire con il Libro Bianco sulla Comunicazione Ambientale in piena pandemia. Tanti allora prevedevano un rapido declino per la sostenibilità, schiacciata da “ben altre priorità”. È successo l’esatto contrario: mai come negli ultimi due anni abbiamo assistito a uno spostamento di attenzione e di capitali nei confronti dei valori “non finanziari”.
Oggi, con il nuovo volume L’anello mancante, torniamo ad aprire la cassetta degli attrezzi e rovistare per trovare codici, linguaggi e metodologie utili ad affrontare vecchie e nuove sfide per imprese, istituzioni e individui. Consapevoli che gli scenari globali possono assestare più di una battuta d’arresto alla transizione ecologica ma non possono fermare la necessità, o meglio l’urgenza, di pensare, agire e comunicare in profonda discontinuità rispetto al modello lineare, bulimico e iniquo che ha creato la crisi ambientale.
Il libro
Aperto dal prestigioso contributo di Ermete Realacci, Presidente di Fondazione Symbola e chiuso dalla postfazione firmata da Ottavia Ortolani per ASviS, il testo si propone di affrontare con consapevolezza e comunicare al meglio un tema quanto mai complesso e diffuso. Lo fa attraverso la lente delle metodologie e degli strumenti, analizzati dagli autori e dalle autrici e restituiti al lettore in un quadro composito, multidisciplinare e interconnesso. Tante le sfide contemporanee e i nuovi orizzonti indagati, dal dialogo intergenerazionale alle modalità d’ingaggio dei consumatori, dal piano di comunicazione ai linguaggi narrativi contemporanei. Due allegati finali, il Rapporto Eco Media e il Decalogo della comunicazione ambientale, arricchiscono ulteriormente la dotazione strumentale che il volume offre.
di Sergio Vazzoler, consigliere nazionale Ferpi