Comunicazione della sostenibilità e Pnrr
Per promuovere il cambiamento attivato dal Piano, saranno fondamentali nuove strategie comunicative, favorendo il dialogo tra diversi attori sociali. Cresce la consapevolezza di una necessaria cooperazione tra imprese, enti del terzo settore, pubblica amministrazione.
di Rossella Sobrero
La comunicazione della sostenibilità sarà fondamentale in una fase in cui molto si gioca sulle azioni per attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Per accompagnare il processo di cambiamento – che coinvolge il processo di digitalizzazione, la transizione energetica, l’inclusione lavorativa etc. – sarà infatti necessario mettere in atto strategie di comunicazione innovative in grado anche di facilitare il dialogo tra i diversi attori sociali. Cresce infatti la consapevolezza che il cambiamento sarà possibile solo se ci sarà una maggior collaborazione tra imprese, enti del terzo settore, pubblica amministrazione.
In questa fase, in particolare per le imprese, sarà determinante comunicare l’impegno sociale e ambientale per rafforzare il proprio ruolo sul mercato. Ma in un momento in cui si parla tanto di sostenibilità cresce anche il pericolo di essere accusati di poca trasparenza: per questo bisogna essere autentici e comunicare solo quanto realmente realizzato.
Possiamo affermare che oggi la comunicazione è sempre più relazione: gestire il capitale relazionale, dialogare con i portatori di interessi, costruire nuove collaborazioni, consolidare le partnership esistenti sono attività che fanno parte delle competenze di comunicatori e relatori pubblici. Ancor più che in passato i professionisti della comunicazione sono consapevoli che per trovare soluzioni innovative bisogna adottare un approccio non solo multistakeholder ma anche multidisciplinare, il solo che consente di comprendere i problemi complessi che la nostra società deve affrontare.
La vera sfida è passare dal dichiarato all’agito: per vincerla sarà necessario sperimentare nuove modalità per ingaggiare le organizzazioni e le persone.
di Rossella Sobrero, presidente Ferpi