La responsabilità sociale di territorio
Per un futuro sostenibile è importante superare la visione limitata all’azione della singola impresa, organizzazione non profit, ente pubblico e considerare invece il sistema di relazioni e di interazioni che legano tra loro i diversi attori sociali.
di Rossella Sobrero
Il ruolo dei territori nel percorso verso lo sviluppo sostenibile è riconosciuto da tutti come sempre più importante. Cresce infatti la consapevolezza che il confronto - e la collaborazione - tra istituzioni, imprese, organizzazioni del Terzo Settore è più facile a livello locale grazie alla conoscenza e alla fiducia reciproca. Nelle realtà dove la dimensione relazionale è forte il processo di cambiamento può avere una accelerazione proprio in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando.
La situazione complessa in cui ci troviamo può essere un’opportunità per ridisegnare i confini dell’essere comunità e per rimettere al centro dell’attenzione la ricerca del benessere delle persone. Per questo si parla sempre più spesso di responsabilità sociale di territorio: per sottolineare quanto sia importante superare la visione limitata all’azione della singola impresa, della singola organizzazione non profit, del singolo ente pubblico e considerare invece il sistema di relazioni e di interazioni che legano tra loro i diversi attori nel territorio.
Senza mai dimenticare la responsabilità individuale: apertura, solidarietà, condivisione sono i presupposti per avviare un percorso anche verso la responsabilità territoriale.
Per cercare di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 è necessario che ogni soggetto rinunci alla logica unilaterale e utilitaristica per avvicinarsi ad un modello che si ispira al valore condiviso: questo non significa abbandonare il proprio ruolo ma adottare un approccio nuovo che tiene conto delle esigenze degli altri attori sociali.
Per migliorare la qualità della vita delle persone e per far crescere le comunità.
di Rossella Sobrero, presidente Ferpi