Piccoli semi di comunicazione
La convenzione firmata da Ferpi con Confcooperative Liguria mira a formare ragazzi e ragazze sui principali temi legati alla comunicazione e alla sostenibilità ambientale.
di Alessandra Grasso
In un mondo in cui tutti usano -e qualche volta, abusano - di strumenti di comunicazione, si sente la necessità da parte di molti professionisti di fare cultura e sensibilizzazione sul tema per le nuove generazioni: nasce così l’idea di rivolgersi ai volontari del Servizio Civile Universale, ragazzi dai 18 ai 29 anni, che hanno scelto di svolgere un anno di servizio per la collettività in progetti di enti del Terzo settore.
In questi giorni, le reti televisive nazionali stanno trasmettendo lo spot dedicato per promuovere tra i giovani la partecipazione al bando, di recente uscita: www.serviziocivile.coop/
Ferpi ha siglato una convenzione-pilota con Confcooperative Liguria per sviluppare, all’interno del progetto “Res Publica”*, una collaborazione che consenta ai soci del territorio ligure di dedicare tempo ed esperienza per trattare con i ragazzi i principali temi legati alla comunicazione in generale, alla sostenibilità ambientale e alla comunicazione sociale, in un’ottica di cittadinanza attiva.
Un piccolo laboratorio in cui discutere, confrontarsi e sperimentare tra adulti e ragazzi, che ha l’obiettivo primario di far conoscere ai volontari del Servizio l’ambito comunicativo con uno sguardo professionale: da cittadini potranno così sapere quali sono i meccanismi base della comunicazione in cui sono immersi nel quotidiano; se poi vorranno muovere i loro passi in questo ambito lavorativo, potranno approfondire le informazioni di orientamento ricevute in quelle occasioni laboratoriali, completando la loro formazione specifica con corsi mirati.
La convergenza d’intenti tra enti coinvolti è la sostenibilità discendente da Agenda 2030, che sul territorio ligure si è pensato di declinare ad opera di Confcooperative/Agorà, coinvolgendo i soci della delegazione Ferpi Liguria, appunto. Per questo scopo, si stanno pensando incontri mirati per lavorare sui meccanismi dell’engagement, sulle basi di una campagna sociale, su spunti per l’approntamento di materiali informativi e sullo sviluppo di partnership.
L’ottica di lavoro è incentrata sullo scambio intergenerazionale dove i professionisti si mettono a disposizione dei ragazzi per affrontare i temi elencati, per poi lasciare a loro lo sviluppo di lavori pratici nell’ambito del servizio sociale che stanno portando avanti; i ragazzi sono notoriamente più predisposti degli adulti all’utilizzo dei social, per ovvie ragioni anagrafiche, e su quella parte possono essere utili agli adulti nel fornire suggestioni varie.
Questa collaborazione si spera possa essere un momento di valido interscambio tra professionisti e volontari, per far maturare una maggior consapevolezza sull’importanza di una comunicazione fatta seriamente con etica, sui rischi manipolativi e sulla necessità di andare oltre le righe nell’osservare la realtà.
Si pensa inoltre che possa essere uno spunto di lavoro anche per altre realtà territoriali, per un lavoro costante sugli obiettivi dell’Agenda 2030, in modo da diffonderli e spargerli… come piccoli semi nel quotidiano dei ragazzi, per contribuire a sviluppare in loro una coscienza civica, una responsabilità individuale e collettiva nei confronti del territorio in cui vivono, agiscono e comunicano.
di Alessandra Grasso, delegato territoriale Liguria Ferpi