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3. Gli studi di futuro

Distinguere fra ‘forecast’, ‘foresight’ e ‘anticipation’: i primi si traducono entrambi con ‘previsione’, quando in realtà sono ambiti molto diversi.

di Roberto Poli, Associazione dei futuristi italiani

Per molti, gli studi di futuro coincidono con il foresight. Per me è più corretto distinguere fra ‘forecast’, ‘foresight’ e ‘anticipation’. Uso l’inglese perché in italiano forecast e foresight si traducono entrambi con ‘previsione’, quando in realtà sono due ambiti molto diversi. La divisione fra i diversi ambiti è emersa durante la storia degli studi di futuro. I primi contributi non la consideravano (de Jouvenel, 1967; Ringland, 1998; Schwartz, 1991). Come osserva Cuhls, "inizialmente erano usati come se fossero equivalenti" (Cuhls, 2003, p. 95). Alcuni sovrapponevano forecast e foresight (Armstrong, 2001), altri foresight e anticipation (di solito vista come "pianificazione strategica" (Ringland, 1998), altri hanno continuato a sovrapporre tutti e tre gli ambiti (Porter, 1996). Piano piano, alcune prime distinzioni hanno incominciato ad essere introdotte e, negli ultimissimi anni, una nuova posizione ha iniziato a emergere. Le principali affermazioni della nuova posizione si possono riassumere nelle tre tesi seguenti:

1. La differenza tra forecast e foresight è netta, il che significa che non esiste una transizione graduale tra di loro (Poli, 2019b; Tuomi, 2019).

2. Il riferimento alla pianificazione come terzo componente di FS è eccessivamente restrittivo. La pianificazione non è che uno dei modi di usare il futuro. Il nuovo e crescente campo della Futures Literacy (di cui parleremo in un prossimo articolo) fornisce il quadro per distinguere i diversi modi di utilizzare il futuro (Miller, 2007, 2011, 2018). Abbiamo quindi bisogno di un cover term più ampio di pianificazione. Userò "anticipazione" come nome del terzo componente degli studi di futuro (Poli, 2017).

3. La stessa distinzione tra forecast, foresight e anticipation deve essere ulteriormente ampliata in diverse direzioni per sviluppare connessioni positive tra gli studi di futuro e il complesso delle scienze, in particolare delle scienze umane e sociali (Poli, 2019a).

Forecast, foresight, anticipation

In breve, i forecasts (ovvero le vere e propria previsioni) riguardano l'estrapolazione dai dati, il foresight lavora con la visualizzazione di possibili futuri e l'anticipazione con la loro traduzione in azione. La distinzione tra forecast e foresight, da una parte, e anticipazione, dall'altra, ha l'obiettivo di separare attività molto diverse. Esiste una chiara differenza tra l’uso di modelli (forecast + foresight) e la loro traduzione in strategie e azioni. Per questo motivo, preferisco distinguere chiaramente tra forecast (estrapolazione dei dati) e foresight (visualizzazione di possibili futuri) da una parte e anticipazione (traduzione di ciò che è stato visto in decisioni e azioni) dall'altra parte.

Parlo di forecasts e foresights come attività basate su modelli. Il concetto di modello che adotto è molto ampio (Rosen, 2012). Il concetto di modello in questo caso non si riferisce solo o principalmente ai modelli formali utilizzati dagli scienziati, ma a qualsiasi processo, quadro, struttura o attività che cerca di catturare lo sviluppo di una situazione, un problema o un fenomeno sotto osservazione. Per me un modello è qualsiasi attività che guarda al futuro, a ciò che potrebbe accadere. Secondo questo significato, anche le paure e le speranze sono modelli (Poli, 2016).

La distinzione tra futuro (al singolare) e futuri (plurale) è spesso il primo passo per capire le differenze fra forecast e foresight. I futuristi non hanno la sfera di cristallo, non leggono i tarocchi e nemmeno le interiora dei polli. Chiunque affermi di sapere come andranno le cose sta mentendo. Tuttavia, c'è qualcosa che posso fare per cercare di capire come potrebbero svilupparsi gli eventi. Posso scoprire alcuni futuri possibili che mi possono aiutare a capire i diversi modi in cui la realtà potrebbe rivelarsi. Al centro di questa impostazione si colloca il passaggio dal singolare di futuro – quasi come se il futuro fosse lì, di fronte a noi e la nostra unica possibilità fosse di andare da dove siamo ora a quel particolare luogo, lungo un percorso già tracciato – al plurale di futuri: le cose possono andare in modi diversi e se le vediamo possiamo provare a prepararci e non essere sopraffatti dalle nuove situazioni che potrebbero emergere.

Quando passiamo da un'idea implicita di futuro a un'idea esplicita di futuro si aprono una serie di quadri operativi. Ad esempio, vedere i modi in cui le situazioni si possono evolvere mi permette di provare a prepararmi: potrei non riuscirci, ma almeno ci posso provare. Questo è corretto, ma nasconde un problema. Anche le previsioni sono spesso fatte al plurale (proiezione centrale, superiore, inferiore) e possono avere vari livelli di confidenza. La differenza sta nel modo in cui il futuro è reso esplicito: nel caso della previsione (forecast), il futuro è costruito come una ripetizione di schemi del passato, mentre nel caso del foresight, il futuro contiene anche innovazioni e discontinuità autentiche (Derbyshire & Wright, 2017; Tuomi, 2019). Un modello del futuro che non include cambiamenti e sorprese non è un vero modello del futuro.

Anticipazione

Forecasts e foresights sono modelli, ovvero rappresentazioni dei processi e dei loro risultati. La terza dimensione della teoria del futuro, l'anticipazione, affronta la questione di come tradurre i modelli in decisioni e azioni.

L'anticipazione consiste di due elementi: un modello e la sua traduzione in azione. Guardare le previsioni del tempo non è in sé un'attività previsiva, ma decidere, dopo aver visto le previsioni, di prendere con sé il proprio ombrello prima di andare al lavoro lo è. Forecasts e foresights sono modelli, ci dicono solo cosa potrebbe accadere. Avere visto cosa potrebbe accadere e modificare di conseguenza il proprio comportamento è un caso di attività anticipatoria. Certo, il modello può anche essere sbagliato: promette pioggia e poi non piove. Allo stesso modo, la nostra anticipazione potrebbe fallire: abbiamo preso l'ombrello per niente. Agire prima del tempo non garantisce successo. Tuttavia, il comportamento anticipante è più robusto del comportamento reattivo (aspettare che accada qualcosa e poi rispondere). Le strategie reattive sono costose e inefficienti: sono una ricetta sicura per il fallimento. Non esistono alternative valide a un approccio anticipante. Semmai, il punto è capire che ci sono molti modi diversi di anticipare e che è necessario trovare quelli più adatti alla propria situazione; così come è necessario comprendere i vincoli cognitivi e sociali che filtrano e condizionano la traduzione di un modello in azione.

Per un quadro più ampio 

La differenza tra forecasts, foresights e anticipazioni disegna il primo strato degli studi di futuro. Per rappresentare meglio la ricchezza di FS sono necessari ulteriori livelli. La struttura generale è schematizzata dalla seguente tabella 1 (Poli, 2019b).

Tabella 1. I livelli che compongono gli studi di futuro

Livello 4          complicato      complesso       anticipante

Livello 3          rischio             incertezza        anticipazione

Livello 2          megatrend      esplorazione    anticipazione

Livello 1          forecast           foresight          anticipation

Per ogni livello, l'ultimo fattore è permanentemente collegato all'anticipazione, ovvero al componente responsabile della traduzione in azione dei risultati dei modello. I primi due fattori, invece, si riferiscono a diverse classi di modelli: megatrend, modelli di rischio e sistemi complicati appartengono alla famiglia dei modelli di forecast; esplorazioni, modelli di incertezza e sistemi complessi appartengono alla famiglia dei modelli di foresight. L'architettura di base rimane quindi costante attraverso i diversi strati. Rimando a successivi articoli la descrizione dei diversi livelli. Per il momento è sufficiente notare che megatrend ed esplorazioni sono forecasts e foresight on steroids, in grande. Si riferiscono a processi che sono in corso da molto tempo e promettono di continuare a lungo e per questo motivo diventano la struttura portante di gran parte del lavoro dei futuristi.

 


Bibliografia

 

Armstrong, J. S. (2001). Principles of Forecasting.

Cuhls, K. (2003). From forecasting to foresight processes—New Participative foresight activities in Germany. Journal of Forecasting22, 93–111. https://doi.org/10.1002/for.848

de Jouvenel, B. (1967). L’arte della congettura. Firenze: Vallecchi.

Derbyshire, J., & Wright, G. (2017). Augmenting the intuitive logics scenario planning method for a more comprehensive analysis of causation. International Journal of Forecasting33(1), 254–266.

Miller, R. (2007). Futures literacy: A hybrid strategic scenario method. Futures39(4), 341–362. https://doi.org/10.1016/j.futures.2006.12.001

Miller, R. (2011). Futures literacy. Embracing complexity and using the future. Ethos10(October), 23–28.

Miller, R. (2018). Transforming the future: Anticipation in the 21st century. Paris-Oxford: UNESCO-Routledge.

Poli, R. (2016). Belief systems and the modeling relation. Foundations of Science21, 195–206.

Poli, R. (2017). Introduction to anticipation studies. Dordrecht: Springer.

Poli, R. (2019a). Introducing anticipation. In R. Poli (Ed.), Handbook of anticipation. New York: Springer.

Poli, R. (2019b). Lavorare con il futuro. Idee e strumenti per governare l’incertezza. Milano: Egea.

Porter, M. E. (1996). What is strategy? In On competition. Boston: Harvard Business School.

Ringland, G. (1998). Scenario planning: Managing for the future. Chichester: John Wiley and Sons.

Rosen, R. (2012). Anticipatory systems. Philosophical, mathematical, and methodological foundations (2nd ed.). New York: Springer.

Schwartz, P. (1991). The art of the long view. Penguin Random House.

Tuomi, I. (2019). Chronotopes of foresight: Models of time-space in probabilistic, possibilistic and constructivist futures. Futures & Foresight Science.

martedì 19 maggio 2020