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Climate game, il nuovo videogioco sulla riduzione delle emissioni entro il 2050

Il Financial Times ha ideato, in collaborazione con l’Iea, un gioco per sperimentare l’impatto delle decisioni internazionali sul cambiamento climatico. In evidenza, importanza della cooperazione, innovazione, riforma del sistema finanziario e uguaglianza tra persone.  

di Flavio Natale

“Dopo un'altra estate di eventi climatici estremi, i leader mondiali hanno capito che c'è solo una speranza rimasta: nominare un ministro globale per le generazioni future, in grado di prendere le decisioni che le nazioni litigiose non hanno preso per decenni. Dopo molte riflessioni, ti hanno nominato”. Questo è l’incipit del Climate game, il gioco prodotto dal Financial Times che affida agli utenti le decisioni sul futuro del pianeta, per salvare il mondo dagli effetti del cambiamento climatico attraverso un format ludico e graficamente coinvolgente.   

L’obiettivo del gioco è la riduzione delle emissioni, bilanciando questa finalità con i bisogni e le necessità della comunità internazionale, in modo da raggiungere fattivamente il target delle emissioni nette zero entro il 2050. Durante il gioco, gli utenti sperimentano l'impatto delle loro decisioni, avanzando attraverso domande a scelta multipla e osservando le conseguenze di ciascuna scelta sulle emissioni globali.

Per ogni domanda è infatti necessario scegliere la migliore linea d'azione per raggiungere il target net zero entro il 2050. Oltre a ridurre le emissioni, le domande mettono in evidenza l’importanza di variabili come la cooperazione, l'innovazione, la riforma del sistema finanziario e l'uguaglianza tra esseri umani, principi fondamentali per una giusta transizione. Per misurare i progressi, un “indicatore delle emissioni” mostrerà l’effetto delle differenti politiche nel corso del gioco.

“Mettere il giocatore al controllo del futuro del nostro pianeta lo aiuta a comprendere lo sforzo necessario per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C”, ha dichiarato Sam Joiner, video editor del Financial Times. “Il Climate game aiuta a semplificare un argomento critico e speriamo che attiri un pubblico più giovane e non specializzato attraverso l'utilizzo di un formato visivo divertente”.

Il gioco si concentra su quattro settori – elettricità, trasporti, edilizia e industria – storicamente responsabili delle più ingenti emissioni di anidride carbonica. I giocatori sono chiamati ad affrontare gli effetti dei gas serra, preservando l’abitabilità del pianeta e la sopravvivenza delle specie. Quando ogni utente raggiunge l'anno 2050, riceve una proiezione della temperatura per l'anno 2100, riflesso accurato delle decisioni prese fino a quel momento.

“Questa è una modellazione climatica all'avanguardia”, ha spiegato al Financial Times Daniel Crow, modellista climatico dell’Agenzia internazionale per l’energia (Iea), con cui il quotidiano britannico ha collaborato per rendere il videogioco scientificamente attendibile. “I modelli climatici affrontano una branca della scienza in cui è presente un ampio grado di incertezza, ma il gioco offre ai lettori una risposta assolutamente realistica alle loro azioni”. Il modello esegue infatti “alcune centinaia di proiezioni”, replicando con soddisfacente attendibilità le emissioni che potrebbero essere generate nell’atmosfera, di natura antropica o naturale.

“Ci auguriamo che la soddisfazione di giocare al Climate game provenga tanto dal controllo dei risultati finali, quanto dall'enigma riguardante l’interazione tra le diverse variabili in causa”, ha aggiunto Sam Joiner. “Esistono numerosi modi per influenzare il modello, raggiungendo risultati diversi, e questo potrebbe indurre l’utente a giocare di nuovo”.

Gioca al Climate game

 

Fonte dell'immagine di copertina: Financial Times

martedì 3 maggio 2022