L’impatto dell’intelligenza artificiale sulla transizione energetica
World economic forum: come governare, progettare e consentire un uso responsabile ed equo dell'Ai nell'energia.
di Andrea De Tommasi
Il World economic forum ha pubblicato un nuovo studio su come l'intelligenza artificiale (Ai) possa essere utilizzata per accelerare una transizione energetica più equa. Man mano che gli impatti dei cambiamenti climatici diventano più visibili in tutto il mondo, ragionano gli autori, i governi e l'industria affrontano la sfida urgente di passare a un sistema energetico globale a basse emissioni di carbonio. Le tecnologie digitali, in particolare l'intelligenza artificiale, sono fattori chiave per questa transizione e hanno il potenziale per raggiungere gli obiettivi climatici del settore energetico più rapidamente e a costi inferiori.
Scritto in collaborazione con BloombergNEF e Deutsche Energie-Agentur (dena), l'Agenzia tedesca per l'energia, lo studio “Harnessing artificial intelligence to accelerate the energy transition”, diffuso il 1 settembre, offre una road map e raccomandazioni pratiche per i settori dell'energia per massimizzare i vantaggi dell'intelligenza artificiale. Il Rapporto rileva che l'Ai ha il potenziale per creare un valore aggiunto per la transizione energetica globale. Può risultare decisiva in molte applicazioni per identificare modelli, migliorare le prestazioni del sistema e prevedere i risultati di situazioni complesse.
Sulla base della modellizzazione dello scenario zero netto di Bnef, ogni punto percentuale di efficienza aggiuntiva della domanda crea 1,3 migliaia di miliardi di dollari di valore tra il 2020 e il 2050 a causa della riduzione delle esigenze di investimento. L'intelligenza artificiale potrebbe raggiungere questo obiettivo consentendo una maggiore efficienza energetica.
Ma sebbene l'applicazione dell'Ai nel settore energetico si sia finora dimostrata promettente, secondo lo studio la sua adozione rimane limitata. "L'Ai sta già lasciando il segno in molte parti della società e dell'economia. Nel settore energetico, stiamo solo vedendo l'inizio di ciò che può fare per accelerare la transizione verso i sistemi energetici a basse emissioni, ultra efficienti e interconnessi di cui abbiamo bisogno domani. Questo rapporto mostra il potenziale e ciò che servirà per sbloccarlo, guidato da principi come governare, progettare e consentire un uso responsabile dell'Ai nell'energia. I governi e le aziende possono creare collettivamente un vero punto di svolta nell'utilizzo dell'Ai per una transizione energetica più rapida", ha affermato Roberto Bocca, Head of Energy del World economic forum.
Secondo le stime di BloombergNEF, quasi il 56% della produzione di energia potrebbe essere fornita da solare ed eolico nel 2050. Il sistema energetico globale sta attualmente subendo una trasformazione massiccia. Continuerà a diventare più decentralizzato, digitalizzato e decarbonizzato, secondo gli esperti del settore. Per raggiungere gli impegni assunti nell'ambito dell'accordo di Parigi del 2015 – limitare l'aumento della temperatura globale ben al di sotto dei due gradi Celsius – questa transizione deve accelerare.
"Negli ultimi anni, il settore energetico è diventato sempre più digitale ed è chiaro che l'ulteriore digitalizzazione sarà una caratteristica chiave della transizione energetica e un motore essenziale del progresso del settore verso obiettivi climatici ambiziosi", afferma il rapporto del Wef.
di Andrea De Tommasi