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10 novembre 2021

"Da plastica a petrolio", "Il dattilografo più veloce del mondo", "La corsa all’elettrificazione": questi i temi della nostra rassegna settimanale.

  • Da plastica a petrolio. Honeywell International, industria di prodotti chimici e componenti per aerei, ha annunciato di aver elaborato un sistema, denominato “Upcycle process technology”, per trasformare i rifiuti di plastica “di bassa qualità” in petrolio per le raffinerie. A riportare la notizia è The Byte: secondo il sito, la società avrebbe in previsione di creare una struttura capace di trasformare 30mila tonnellate di rifiuti di plastica all'anno, a partire dal 2023. Si tratterebbe di un grande salto, considerando che, secondo Bloomberg, solo il 2% dei rifiuti di plastica viene a oggi trasformato in materiali riutilizzabili, mentre circa la metà viene incenerita o gettata in discarica e il 30% finisce nell'oceano o in altri corsi d'acqua.
     
  • Il dattilografo più veloce del mondo. Gli scienziati di Stanford hanno sviluppato un impianto cerebrale che consente a un uomo con le mani paralizzate di “digitare” fino a 90 parole al minuto, semplicemente “pensando alle parole”. La ricerca, pubblicata su Nature e riportata dal South Cina morning post, costituirebbe una vera rivoluzione: negli impianti neurali più vecchi, infatti, il paziente deve spostare con la mente il cursore su una tastiera digitale. Questo nuovo dispositivo, invece, permetterebbe di digitare “immaginandosi di scrivere le parole con la mano”: un'intelligenza artificiale si occuperebbe poi di decodificare i segnali neurali, visualizzando le lettere sullo schermo. “Quest'uomo è ora il dattilografo più veloce del mondo”, affermano gli scienziati. 
     
  • La corsa all’elettrificazione. I veicoli elettrici più venduti non sono le auto, ma le biciclette. A confermarlo è un recente rapporto pubblicato dal New York Times, nel quale si rileva che, solo nel 2020, gli americani hanno acquistato circa mezzo milione di e-bike, a fronte di 231mila auto elettriche. “Uno dei principali motori di questo boom è stata la pandemia, che ha fatto schizzare le vendite di e-bike del 145% dal 2019 al 2020, il doppio del tasso di vendita tradizionale”, si legge sul New York Times. “Il Covid-19 ha portato il mercato delle biciclette avanti di anni”, ha detto al giornale Josh Squire, fondatore del servizio di bike-sharing Hopr. Anche in futuro la tendenza non sembra rallentare. La società di consulenza Deloitte stima che, tra il 2020 e il 2023, saranno vendute nel mondo circa 130 milioni di e-bike.

di Flavio Natale 

mercoledì 17 novembre 2021