03 novembre 2021
"Parlare alle balene", "Da Facebook a Meta", "Scarsità energetica": questi i temi della nostra rassegna settimanale.
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Parlare alle balene. Un team interdisciplinare di scienziati ha lanciato il progetto Ceti (Cetacean translation initiative), con l'obiettivo di decodificare e comunicare con i capodogli. L'iniziativa, riportata da Hakai Magazine, si servirà dell'intelligenza artificiale per comprendere il linguaggio delle balene. Nello specifico, il team vorrebbe decodificare i suoni che i capodogli usano per comunicare tra loro, noti anche come "coda". Per riuscirci, i ricercatori intendono usare il Pnl, ovvero “l’elaborazione del linguaggio naturale”, campo dell’intelligenza artificiale che si concentra sull’interpretazione della lingua scritta e parlata.
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Da Facebook a Meta. È ufficiale: il nuovo nome di Facebook sarà Meta. Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Facebook, lo ha annunciato a Connect, la conferenza dell’azienda dedicata ai prodotti di realtà aumentata e virtuale. Nelle sue osservazioni conclusive, riportate da Futurism, Zuckerberg ha dichiarato che l’azienda si sta concentrando sullo sviluppo di un metaverso (secondo Gene Park, giornalista del Washington Post, il metaverso sarebbe un luogo virtuale i cui attributi principali sono “l'essere sempre vivo e persistente – con eventi sia pianificati che spontanei – capaci di fornire un'esperienza che operi dentro e fuori le piattaforme virtuali”). “Nel tempo spero che saremo visti come una società del metaverso”, ha detto Zuckerberg. “Voglio ancorare il nostro lavoro e la nostra identità a ciò che stiamo costruendo. La nostra missione rimane la stessa; si tratta ancora di riunire le persone”.
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Scarsità energetica. Stephen Schwartzman, Ceo di Blackstone, ha lanciato un allarme sui possibili disordini sociali che potrebbero scaturire dall'aumento dei prezzi dell'energia. Secondo un’intervista rilasciata da Schwartzman alla Cnn, la carenza di gas e petrolio condurrà a una crisi sociale su scala planetaria. “Avremo persone molto infelici in tutto il mondo, non soltanto nei mercati emergenti, ma anche nel mondo sviluppato. Quello che succederà... è che si creeranno autentici disordini”. I prezzi del petrolio e del gas sono infatti saliti alle stelle. Negli Stati Uniti, il petrolio ha raggiunto il record di oltre 85 dollari al barile (tetto che non veniva superato da oltre sette anni). Allo stesso modo, il prezzo della benzina per i veicoli a motore si è attestato a una media di quasi 3,40 dollari al gallone (poco meno di un dollaro al litro, ma che per gli Usa è molto). “Ci ritroveremo in una condizione di scarsità energetica", ha dichiarato Schwartzman. “E quando si registra una carenza, l’energia costa di più. Molto di più”.
di Flavio Natale