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2 giugno 2021

"Contro Uber", "Dungeons & Dragons", "Cervelli diversi": questi i temi della nostra rassegna settimanale.

  • Contro Uber. “I newyorkesi in cerca di un passaggio si sono recentemente trovati con una nuova alternativa a Uber o Lyft: un servizio di prenotazione di corse chiamato Drivers Cooperative, di proprietà e gestito dai conducenti stessi”. Secondo quanto riportato dal New York Times, è infatti nata nella metropoli americana una cooperativa di autisti che si è opposta al servizio automobilistico privato, per “sfuggire allo sfruttamento di Uber e Lyft, che notoriamente hanno reso difficile per i conducenti guadagnarsi da vivere, distribuendo corse con algoritmi imperscrutabili”. La promessa della gig economy (modello economico basato sul lavoro a chiamata, occasionale e temporaneo) è infatti quella di lasciare gli autisti liberi di guadagnare secondo i propri orari e senza rispondere a un capo, a costo però di introiti minimi e una gestione non autonoma delle richieste sulla piattaforma. “Non ho mai visto questa fame di cambiamento”, ha detto al New York Times Erik Forman, cofondatore di Drivers Cooperative. “Gli utenti hanno capito che un modo per migliorare le condizioni del proprio lavoro è avere il controllo sulla piattaforma che usano”.
     
  • Dungeons & Dragons. È iniziato tutto come un esperimento bizzarro: Latitude, società di creators che utilizza gli algoritmi di scrittura sviluppati da OpenAi in campo videoludico, ha fornito agli utenti la possibilità di generare autonomamente scenari di gioco per “Dungeons & Dragons” (il famoso gioco di ruolo fantasy) per dare vita alle loro storie. Secondo Wired, però, questa opzione ha generato delle conseguenze distorte: i giocatori hanno infatti iniziato a usare la narrazione libera per creare campagne di gioco che coinvolgevano minori abusati sessualmente. Latitude ha subito annunciato aggiornamenti delle norme di moderazione dei contenuti, vietando all'algoritmo di intelligenza artificiale di accettare o utilizzare determinati termini e richieste. “Le decisioni sulla moderazione dei contenuti sono difficili in alcuni casi, ma non in questo”, ha affermato Sam Altman, Ceo di OpenAi. “Non è questo il futuro che desideriamo per l'intelligenza artificiale”.
     
  • Cervelli diversi. “Gli Tsimane, un popolo indigeno che vive nelle periferie boliviane della foresta pluviale amazzonica, conducono una vita molto diversa dalla nostra. E sembrano essere più sani”. Secondo ScienceAlert, questa popolazione tribale di raccoglitori-orticoltori vive ancora oggi secondo i metodi dei loro antenati di agricoltura, caccia, raccolta e pesca, con ritmi lontani da quelli dettati dall’industrializzazione e urbanizzazione contemporanee. Uno studio pubblicato nel 2017 aveva già scoperto che questa popolazione poteva vantare “i cuori più sani del mondo”, con i livelli più bassi di malattia coronarica mai registrati. Una nuova ricerca riporta che gli Tsimane dimostrano anche un’atrofia cerebrale significativamente inferiore nel periodo di invecchiamento, nonché una diminuzione molto più lenta del volume del cervello rispetto alle persone negli Stati Uniti o in Europa, riducendo così il rischio di deterioramento cognitivo, declino funzionale e demenza. “Gli Tsimane ci hanno fornito un incredibile esperimento naturale sugli effetti potenzialmente dannosi degli stili di vita moderni sulla nostra salute”, afferma Andrei Irimia, neuroscienziato della University of Southern California. “Questi risultati suggeriscono che l’atrofia cerebrale può essere rallentata sostanzialmente dagli stessi fattori associati a un rischio molto basso di malattie cardiache”.

di Flavio Natale

mercoledì 9 giugno 2021