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12 aprile 2021

"Diamanti in provetta", "Inquinamento cerebrale", "Pubblicità automobilistiche": questi i temi della nostra rassegna settimanale.

  • Diamanti in provetta. “Pandora, la più grande azienda di produzione e distribuzione di gioielleria, ha annunciato che cesserà di vendere i diamanti estratti e passerà esclusivamente a quelli fabbricati in laboratorio”, riporta la Bbc. La produzione di diamanti estratti, che contribuisce notevolmente a conflitti e violazioni dei diritti umani nel continente africano, era già diminuita nello scorso anno, dopo aver raggiunto il picco nel 2017. Secondo la Bbc, la pandemia ha infatti avuto effetti catastrofici sul settore, causando un calo della produzione di circa il 18%. “Abbandonare i diamanti estratti è la cosa giusta da fare”, ha affermato Alexander Lacik, Ceo di Pandora. E inoltre è conveniente sul piano economico. “Possiamo ottenere lo stesso risultato presente in natura, ma a un prezzo molto, molto diverso”, ha aggiunto, sottolineando che i costi caleranno di circa un terzo rispetto ai diamanti estratti. 
     
  • Inquinamento cerebrale. L'aumento dei livelli di inquinamento atmosferico può avere un impatto disastroso sulla memoria e sulle prestazioni cognitive degli uomini più anziani, secondo un nuovo studio riportato su The Guardian. La ricerca, pubblicata dalla rivista Nature Aging, afferma che l'aumento delle concentrazioni di particolato fine – ovvero le particelle solide o liquide sospese nell'aria con dimensioni microscopiche e quindi inalabili, che costituiscono una forma diffusa di inquinamento atmosferico – compromette le capacità cognitive degli uomini bianchi con un'età dai 69 anni in su. “Questo lavoro conferma che esiste un legame tra l'inquinamento atmosferico e il funzionamento del cervello che invecchia”, ha detto a The Guardian Andrea Baccarelli, autore senior dello studio e ricercatore della Columbia University. “Questi effetti a breve termine sono reversibili: quando l'inquinamento atmosferico scompare, il nostro cervello si riavvia e riprende a funzionare come prima. Tuttavia, maggiore è l’esposizione e più elevato il rischio di danni permanenti”.
     
  • Pubblicità automobilistiche. Secondo The Byte, la casa automobilistica Ford ha depositato un nuovo brevetto per le proprie vetture: si tratterebbe di un rilevatore dell’ambiente circostante l’auto, che scansionerebbe principalmente le pubblicità sui cartelloni stradali per fornire informazioni e inviare inserti sul display dell’auto. “Queste informazioni potrebbero includere i numeri di telefono, i prodotti o le indicazioni stradali dell'inserzionista per un determinato negozio: una visione invasiva del futuro della guida”. Il sito web Motor1, a seguito della notizia, ha commentato: “Questo sistema potrebbe rappresentare una grande distrazione per i futuri guidatori”.

di Flavio Natale