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07 aprile 2021

"Taxi al volo", "Jurassic Park, stavolta davvero", "Foreste fantasma": questi i temi della nostra rassegna settimanale.

  • Taxi al volo. “La storia dell'auto volante è una storia antica, che inizia dal Curtiss Autoplane del 1917 e arriva fino a oggi”. Lilium, una società tedesca che si occupa di sviluppare trasporto urbano per via aerea, ha recentemente annunciato, come si legge su The Economist, che “grazie a batterie migliori e materiali leggeri, alcuni dei veicoli in lavorazione da dieci anni sono pronti a trasportare passeggeri”. Ma il fenomeno non si ferma a Lilium: case automobilistiche, aziende aerospaziali, società tecnologiche e altre imprese stanno investendo denaro nel settore. “Circa 300 aziende stanno lavorando attualmente su veicoli a batteria a corto raggio, che decollano e atterrano verticalmente”, stima Natasha Santha, agente della società di consulenza Lek. Morgan Stanley dichiara che il mercato del trasporto aereo urbano potrebbe valere 674 miliardi di dollari entro il 2040. “La Federal aviation administration americana si sta già impegnando nel processo di controllo e regolamentazione”, afferma Santha.
     
  • Jurassic Park, stavolta davvero. Max Hodak, cofondatore dell’azienda statunitense di neurotecnologie Neuralink, ha recentemente dichiarato che “potremmo ricostruire Jurassic Park se lo volessimo, attraverso 15 anni di allevamento e ingegneria genetica”. Hodak, riferisce The Byte, ha poi aggiunto che la de-estinzione (processo di recupero delle specie estinte) potrebbe essere uno strumento prezioso per aumentare la biodiversità, specialmente in un periodo in cui ci troviamo davanti a un'era di estinzione di massa. Per anni, però, gli ambientalisti hanno espresso preoccupazione per le pratiche di de-estinzione, in particolare per il cambiamento significativo che hanno subito gli ecosistemi che prima ospitavano le specie. In questo senso, “resuscitare specie estinte – o creare nuove forme di biodiversità – vorrebbe dire introdurre nuove forme di vita in un ecosistema non più attrezzato per sostenerle”. In poche parole, la de-estinzione potrebbe risultare controproducente, proprio come nei romanzi di John Michael Crichton e nei film di Steven Spielberg. 
     
  • Foreste fantasma. “Mi capita spesso di fare trekking nella Carolina del Nord, e mi ritrovo in sentieri completamente sommersi. Le inondazioni permanenti sono diventate un problema in questa zona. Gli alberi che crescono nell’acqua sono piccoli e rachitici”. Emily Uri, ecologista che studia la risposta delle zone umide all'innalzamento del livello del mare, avverte su ScienceAlert riguardo i danni che le inondazioni dovute al cambiamento climatico stanno causando ai paesaggi della costa atlantica. “Quello che sta succedendo qui non è normale. Grandi macchie di alberi muoiono contemporaneamente e altri non crescono per prendere il loro posto. L'acqua di mare sta aumentando i livelli di sale nei boschi costieri”. La ricercatrice aggiunge poi che nel futuro il fenomeno delle “foreste fantasma” potrebbe estendersi a molte altre aree del mondo.

di Flavio Natale

mercoledì 14 aprile 2021