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17 marzo 2021

"Riconoscimento della temperatura, ma anche facciale", "Un meteorite più antico della Terra", "A caccia di extraterrestri": questi i temi della nostra rassegna settimanale.

  • Riconoscimento della temperatura, ma anche facciale. “Il Temp Tablet dell’azienda InVidTech sembra un semplice dispositivo pseudo-medico per la misurazione della temperatura, ma in realtà è molto di più”. Secondo OneZero, il tablet per il riconoscimento della temperatura prodotto dall’azienda di sicurezza informatica e industriale InVidTech sarebbe in grado di “rilevare fino a 32 volti contemporaneamente in uno stesso frame video, a una distanza di quasi due metri”. Una volta registrato l’utente, l’operatore potrebbe utilizzare il software VidTech per monitorare i movimenti della persona all’interno della struttura, oltre a poter eseguire una ricerca retroattiva sui suoi accessi passati.  

  • Un meteorite più antico della Terra. Secondo uno studio della National academy of sciences riportato su Science Alert, un meteorite trovato lo scorso anno in Algeria sarebbe in realtà più vecchio della Terra stessa. “L'asteroide è stato rapidamente identificato come insolito dopo la sua scoperta nel deserto algerino lo scorso maggio, poiché a differenza della maggior parte dei meteoriti era di chiara origine vulcanica, un indizio che ha fatto pensare potesse aver avuto origine dalla crosta di un altro Pianeta”. La National academy of sciences, attraverso un’analisi del decadimento radioattivo degli isotopi del campione, ha dichiarato che si è formato circa 4.566 miliardi di anni fa, il che significa che probabilmente sia appartenuto a un mondo diverso, molto più antico del nostro e scomparso da tempo.

  • A caccia di extraterrestri. Dopo essere atterrato con successo su Marte il mese scorso, il rover Perseverance della Nasa ha ufficialmente iniziato la ricerca di segni di vita sul Pianeta. “Perseverance ha già raccolto i suoi primi campioni di rocce e suolo marziani”, riporta Agence France-Presse. “Quando li rimanderà sulla Terra, intorno al 2031, gli scienziati della Nasa saranno finalmente in grado di determinare se Marte una volta ospitava qualche forma di vita microbica e, soprattutto, se la Terra sia davvero l’unico mondo abitabile”.

di Flavio Natale

mercoledì 24 marzo 2021