Insetti per cena anche in Europa
Con l'Ue che punta a un sistema alimentare sostenibile, potrebbero diventare un'alternativa valida alla produzione di proteine animali.
di Luca De Biase
La European food safety authority (Efsa) dovrebbe pubblicare una nuova normativa per autorizzare l’utilizzo di insetti come cibo, inclusi i vermi della farina, le cavallette e i grilli. La normativa prevederà limitazioni sulla provenienza degli insetti, in modo da scoraggiare l’allevamento di specie non autoctone che potrebbero rivelarsi dannose per l’ambiente. Inoltre ci sarà attenzione alla possibilità che l’utilizzo degli insetti come cibo per altri animali possa provocare malattie o trasmissione di virus.
Il fatto è che l’allevamento di insetti si può rivelare decisivo in alcuni processi sviluppati per l’economia circolare e può essere importante per aumentare la disponibilità di proteine in un’epoca nella quale si prevede che ci sarà un forte aumento di domanda. Il consumo di insetti peraltro può anche essere considerato come un percorso di sostenibilità, se orientato anche a sostituire produzioni e allevamenti che contribuiscono alla produzione di gas serra e ad altre forme di inquinamento o squilibrio ambientale.
Bisogna ricordare che gli insetti sono molto utilizzati come cibo in molte parti del mondo anche se l’Europa tende ad evitare questo comportamento. In Asia, Africa e America centrale e meridionale, gli insetti sono consumati dagli umani, di solito nella forma di larve. L’allevamento degli insetti, in Europa, è stato finora concentrato sulle specie che producono sostanze utili, come i bachi da seta e le api da miele. Attualmente l’allevamento di insetti europeo produce 6mila tonnellate: ma gli esperti interpellati dal Parlamento europeo stimano che la produzione arriverà a 3-5milioni di tonnellate entro il 2030.
di Luca De Biase, giornalista
lunedì 6 luglio 2020