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Lo spazio si allarga

Gli anni Venti del nuovo millennio si annunciano come l’età dell’oro del trasporto di materiali spaziali sulla Terra. Incrementano le ricerche, con la prospettiva della colonizzazione del sistema solare. 

di Luca De Biase

 

La missione cinese Chang’e 5 si sta concludendo e porta sulla Terra nuovi frammenti della Luna, decenni dopo le pionieristiche missioni Apollo americane e le successive spedizioni robotizzate sovietiche. Intanto, sta tornando sulla Terra anche il giapponese Hayabusa2, che a sua volta porta frammenti dell’asteroide Ryugu, contenenti (sembra) tracce di acqua. Nel settembre 2023, la missione americana della Nasa Osiris-Rex porterà sulla Terra i frammenti che ha appena raccolto sull’asteroide Bennu. La missione Perseverance della Nasa, poi, dovrebbe anche prevedere la raccolta di materiali marziani da portare sul nostro pianeta.

 

Secondo Nature, questi anni Venti del nuovo millennio si annunciano come l’età dell’oro del trasporto di materiali spaziali sulla Terra. Lo studio del sistema solare ne verrà molto accelerato, visto che in assenza di queste missioni gli scienziati devono aspettare che i frammenti di oggetti spaziali cadano spontaneamente sulla Terra senza bruciare nell’atmosfera. L’obiettivo è scientifico, ovviamente. Ma il suo contesto è visionario: le risorse minerarie dello spazio saranno fondamentali per la colonizzazione del sistema solare e l’espansione dell’umanità in altri pianeti. Sembra fantascienza. Ma è semplicemente un aspetto particolarmente affascinante della moltiplicazione dei futuri possibili. 

 

Di Luca De Biase, giornalista

mercoledì 9 dicembre 2020