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New York vuole lanciare un programma obbligatorio per il compostaggio dei rifiuti

Scarti da cucina, liquame, residui del giardinaggio possono ridurre l’uso di fertilizzanti chimici, preservare il terreno, produrre energia rinnovabile. Ma gli attuali metodi di raccolta sono inefficienti: serve più automazione.

di Flavio Natale

L'amministrazione di Eric Adams, sindaco democratico di New York, ha intenzione di lanciare nei prossimi mesi il primo programma di compostaggio obbligatorio della Grande mela. Il compostaggio, frutto di processi di ossidazione biologica e umificazione (procedimento chimico che permette alle sostanze organiche di diventare humus) e che riguarda scarti da cucina, letame, liquame, residui della potatura e del giardinaggio, può migliorare le condizioni del territorio in cui viene utilizzato, ridurre la necessità di fertilizzanti chimici, prevenire l’erosione del terreno, trattenere l’umidità e produrre energia rinnovabile. Un bel po’ di vantaggi, a fronte di una sola richiesta per i residenti newyorkesi: separare foglie, fiori, ramoscelli ed erba tagliata dagli altri rifiuti (per ora non si è parlato di altri tipi di scarti, come quelli da cucina).

A oggi, la stragrande maggioranza degli avanzi di cibo di New York e dei rifiuti da giardino viene inviata alle discariche o agli inceneritori. “Ma quando vengono sepolti nelle discariche, questi materiali organici si decompongono e rilasciano metano, un gas molto pericoloso per il riscaldamento globale”, si legge sul sito della Columbia climate school. Per non parlare dei sacchi neri contenenti rifiuti putrescibili lasciati lungo le strade, polo attrattivo per la popolazione di topi che sta invadendo la città da mesi.

Jessica Tisch, commissaria per i servizi igienico-sanitari di New York, ha commentato che, oltre a essere particolarmente importante per l’ambiente, mettere da parte i rifiuti da giardinaggio sarebbe “relativamente semplice” per i cittadini della Grande mela, dal momento che “è qualcosa che i newyorkesi già separano naturalmente. Non è richiesto alcun vero cambiamento comportamentale e penso che ci si possa adattare bene”.

Non solo giardini

Il compostaggio municipale è decollato negli Stati uniti negli anni '90: San Francisco è diventata la prima città a offrire un importante programma di raccolta di rifiuti alimentari, seguita da Seattle e Los Angeles. Altre città con importanti piani di compostaggio, tra cui Toronto e Portland, hanno iniziato con programmi obbligatori per i rifiuti da giardinaggio fino a includere anche gli avanzi di cibo. Per Donovan Richards, presidente del distretto del Queens: "L'unico cambiamento richiesto ai cittadini sarà mettere i rifiuti in un sacchetto trasparente o in un bidone del compost [invece dei sacchetti neri] e lasciarli fuori il giorno in cui verranno prelevati. Invece di produrre materiale che rimarrà in discarica per decenni, lo trasformeremo in suolo o energia rinnovabile".

Le nuove regole colpiranno anche il compostaggio dei rifiuti da cantiere, richiesto al momento solo per otto mesi all’anno (da marzo a luglio e da settembre a novembre). Si prevede un periodo di preavviso di tre mesi prima che il dipartimento di igiene inizi a emettere multe per inosservanza delle regole sui rifiuti di cantiere, hanno detto i funzionari di New York. Le attuali multe per mancato riciclaggio variano da 25 dollari per un primo reato su un edificio da una a otto unità abitative a 400 dollari per un terzo reato per un edificio residenziale con nove o più unità.

Rifiuti automatizzati

Se da una parte la separazione dei rifiuti è anche un sistema per educare le persone sul volume dei rifiuti prodotti e sulla necessità di trovare un utilizzo diverso dalla discarica, non è detto che l’intermediazione umana sia il metodo più efficiente per raggiungere questo scopo. Secondo Eric Goldstein del Natural resources defense council: “A lungo termine, [la raccolta dei rifiuti] sarà realizzata da macchine automatizzate in grado di prendere rifiuti misti e selezionarli per il riutilizzo. Il riciclaggio domestico è uno strumento educativo che può aumentare la consapevolezza, ma è un metodo inefficiente e difettoso per separare i materiali”. Spesso infatti i rifiuti riciclati sono contaminati e la domanda variabile di materiale riciclato può portare a depositare rifiuti riciclabili nelle discariche o negli inceneritori. “Se vogliamo raggiungere qualcosa che si avvicini all’obiettivo rifiuti zero, non possiamo fare affidamento sugli attuali metodi e tecnologie di raccolta. Fortunatamente, la robotica avanzata e l'Intelligenza artificiale stanno contribuendo a realizzare rapidi progressi in questo senso”.  

mercoledì 29 marzo 2023