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La precarietà del lavoro per le piattaforme

Reddito basso, scarsa copertura sociale e rischi per la salute. Uno studio per il Parlamento europeo raccoglie dati e ricerche sulla qualità del lavoro che si sviluppa sulle piattaforme digitali.

di Luca De Biase

Il documento "The platform economy and precarious work" analizza sistemi che mettono in collegamento clienti e forinitori in una quantità di settori, prevalentemente nel sistema dei servizi. Le piattaforme creano relazioni di lavoro triangolari nelle quali le piattaforme stesse raccolgono dati e intermediano i rapporti tra domanda e offerta di prestazioni di varia natura.

 

Lo studio mostra come i lavoratori delle piattaforme offrono servizi con modalità di svolgimento del lavoro che generano forti rischi di precarietà. Questi rischi comprendono: 1) reddito basso, frammentato e instabile; 2) scarsa protezione delle condizioni di lavoro, compreso un accesso scarso o nullo alla formazione e allo sviluppo della carriera; 3) esposizione a particolari rischi per la salute e la sicurezza caratteristici del lavoro su piattaforma; 4) scarsa copertura di protezione sociale per i rischi che sono particolarmente rilevanti per il lavoro su piattaforma (ad esempio, infortuni sul lavoro, disoccupazione e malattia); e 5) livello molto basso di diritti collettivi del lavoro e di rappresentanza.

 

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"The platform economy and pr precarious work"

 

di Luca De Biase, giornalista

martedì 15 settembre 2020