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Mattarella ai Paesi ricchi: moltiplicare gli sforzi per un equo accesso al cibo

L’intervento del capo dello Stato alla Giornata mondiale dell’alimentazione: vincere la piaga della fame imperativo morale, serve rimettere al centro l’impegno multilaterale. [Video e testo integrali]

di Andrea De Tommasi

“Il numero di quanti soffrono di malnutrizione è in aumento e ci restituisce l’immagine di un mondo in preoccupante ritardo nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite”. Nella cerimonia di apertura della Giornata mondiale dell’alimentazione, alla sede della Fao a Roma, Sergio Mattarella rivolge un invito alla comunità internazionale, e in particolare ai Paesi più ricchi, per un cambio di passo nella lotta alla fame: moltiplichino i loro sforzi per garantire a milioni di esseri umani un equo accesso al cibo, scandisce il capo dello Stato.

La Giornata quest’anno è dedicata alla gestione consapevole dell’acqua, e il presidente della Repubblica nel suo discorso riannoda il filo partendo da lontano, da quella “sofisticata rete di acquedotti che ci ha lasciato in eredità la Roma classica”, per sottolineare che oggi l’accesso all’acqua è un diritto troppo spesso a rischio, anche per effetto del cambiamento climatico che vede la desertificazione di aree sempre più estese del Pianeta”.

Nel suo intervento il Presidente sottolinea il circolo vizioso secondo cui la fame è causa e conseguenza di conflitti e combattere l’insicurezza alimentare “costituisce una preziosa opera di pace”. Di fronte a una preoccupante escalation di tensioni internazionali, il capo dello Stato richiama l’importanza della collaborazione fra Stati, per scongiurare quel “mondo multipolare senza multilateralismo” evocato dal segretario Onu Antonio Guterres.

Secondo il capo dello Stato, raggiungere la “sostenibilità” oggi vuol dire non soltanto combattere la fame nel presente, ma impegnarsi per sradicare le cause che ne sono all’origine, dalla povertà ai conflitti “con il loro bagaglio di crisi umanitarie”, alle catrastrofi naturali. Ma, ha proseguito Mattarella, “il diritto al cibo e all'acqua sono iscritti dentro un più ampio diritto alla vita, e sorreggono un'idea di ‘sicurezza umana’ che richiede cooperazione”. Non è un caso che le sfide della nostra epoca, dal cambiamento climatico, all’aumento dei conflitti, alla scarsità di cibo e di acqua, ha evidenziato il Presidente, “hanno un comune denominatore: sono tutte transnazionali”.

“La sfida per vincere la piaga della fame, un imperativo morale, prima ancora che socio-economico”, ha concluso Mattarella, “può e deve essere vinta rimettendo al centro l’impegno multilaterale, la capacità delle Nazioni unite di operare una sintesi efficace del capitale umano, tecnologico e finanziario dei singoli Stati”.

L’intervento integrale del presidente della Repubblica

Fonte immagine: Quirinale.it

mercoledì 18 ottobre 2023