Il 70% degli italiani si dice pronto per l’auto elettrica, ma mancano le infrastrutture
Uno studio di Ey mappa lo stato della mobilità di 20 Paesi. Aumenta in Italia l’utilizzo dell’auto personale anche per la riduzione dello smart working. In calo trasporto pubblico, micromobilità e shared mobility.
di Flavio Natale
“I risultati italiani evidenziano un’importante propensione dei consumatori ad acquistare un veicolo elettrico o ibrido. Dietro a tale tendenza, il tema della sostenibilità mantiene la propria importanza così come la componente economica legata all’aumento di prezzo dei carburanti che è indicata come prima ragione di predilezione per l’elettrico”. Così Giovanni Passalacqua, partner e automotive consulting leader di Ernst & Young (Ey) Italia, ha commentato la pubblicazione del Rapporto Mobility consumer index 2023, lo studio annuale di Ernst & Young dedicato al settore della mobilità di 20 Paesi, inclusa l’Italia.
Il ruolo dell’elettrico nel mondo e in Italia
Secondo Ey, su un totale di oltre 15mila intervistati, il 55% ha dichiarato di voler comprare un veicolo elettrico o ibrido. La motivazione più diffusa (per il 38% delle persone) sono i costi elevati del carburante per i veicoli con motore a combustione interna. Per il primo anno questo fattore supera le preoccupazioni ambientali e quelle riguardanti lo stop alla vendita delle auto a combustione interna entro il 2035.
A disincentivare invece gli intervistati nell’acquisto di auto elettriche, più del costo dei veicoli (diminuito grazie all’introduzione di modelli più accessibili) è la mancanza di infrastrutture. “Nonostante i grandi passi avanti fatti nell’ultimo anno, l'infrastruttura di ricarica e la customer experience rappresentano degli aspetti su cui accelerare”, ha commentato Passalacqua. “Tra i fattori che hanno avuto maggior impatto nell’esperienza di ricarica, per il 44% degli intervistati in Italia primeggiano i tempi di attesa troppo lunghi, conseguenza della scarsa presenza di colonnine fast, e per il 39% i punti di ricarica poco funzionanti o difficili da trovare”.
La fiducia dei consumatori resta comunque salda, ed è anzi incrementata negli ultimi mesi: sono aumentate le intenzioni di acquisto in molti mercati, tra cui Stati Uniti (+19%), Svezia (+12%) e Giappone (+11%). Nel complesso, la propensione dei consumatori all’acquisto di un veicolo elettrificato vede la Cina al primo posto (75%), seguita da Italia (70%), Norvegia (67%), Svezia e Giappone (64%).
Nonostante queste percentuali incoraggianti, i dati di mercato evidenziano ancora un gap tra la propensione e l’effettivo acquisto: in Italia la quota di immatricolazioni di auto elettriche da gennaio a oggi è appena del 3,9%.
Come cambiano le abitudini dei consumatori
Il discorso sulla mobilità è strettamente legato agli stili di vita e bisogni dei consumatori. Secondo Ey, infatti, a differenza delle rilevazioni degli anni scorsi, si assiste al ritorno nei luoghi di lavoro fisici. Solo il 14% degli intervistati dichiara di lavorare da remoto per più di tre o quattro giorni – mentre nel 2022 era il 20%. Il lavoro ibrido resta la modalità prediletta in Italia, e riguarda il 50% degli intervistati, dato comunque inferiore di 10 punti percentuali rispetto alla media globale.
Queste propensioni si riflettono sulla diffusione e scelta dei mezzi di trasporto. “In Italia, l’utilizzo dell’auto personale ha avuto una crescita importante rispetto allo scorso anno registrando un +10%”, si legge nel Rapporto, “mentre si assiste al continuo calo nell’uso dei mezzi di trasporto pubblici (29%, contro una media globale del 41%), così come delle opportunità offerte da shared mobility e car sharing, rispettivamente -10% e -6% rispetto al 2022”. Anche la micromobilità (biciclette e monopattini) registra un -3% rispetto all’anno scorso, una disaffezione diffusa anche oltralpe: a Parigi si è recentemente svolto un referendum non vincolante per rimuovere 15mila monopattini elettrici, e l'89% dei votanti (con un’affluenza alle urne però inferiore al 10%) si è detto favorevole alla misura.
In Italia, sottolinea sempre lo studio, l’utilizzo dei mezzi a motore su due ruote, come moto e motorini, registra infine un +5%.
Nel corso dell’ultimo anno sono stati compiuti numerosi progressi per rafforzare le infrastrutture e favorire la diffusione delle auto elettriche, fa notare il Rapporto. A oggi si contano circa oltre 45 mila punti di ricarica, in aumento del +47% rispetto a giugno 2022, con un progressivo incremento della quota di colonnine fast e super fast. Ma gli sforzi da fare sono ancora molti, da incanalare secondo Ernst & Young lungo tre direttrici: aumentare le colonnine (soprattutto fast e super fast) sfruttando al massimo gli incentivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), avviare l’installazione sulla rete autostradale delle colonnine fast e migliorare l’esperienza del cliente. “Il tema della customer experience interessa l’ecosistema elettrico di tutti i Paesi”, ha concluso Passalacqua. “Per questo è necessaria la collaborazione degli attori coinvolti nella filiera per rispondere alle attuali e future esigenze dei consumatori e del mercato”.
fonte dell'immagine di copertina: Andrew Roberts/Unsplash